Saviano, confermata condanna per diffamazione in Gomorra
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Lo scrittore aveva insultato il premier nel 2020 parlando della questione dei migranti: "È una condanna simbolica ma è solo l'inizio. Dopo la condanna valuto il trasferimento all'estero"
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Roberto Saviano è stato condannato alla pena pecuniaria di mille euro per avere diffamato il premier Giorgia Meloni. Il procedimento è legato a una vicenda del 2020, quando Saviano insultò pesantemente il leader di FdI parlando della questione migranti. Allo scrittore sono state riconosciute le attenuanti generiche.
"È una condanna simbolica ma è solo l'inizio", ha commentato lo scrittore. "Perdere oggi è esempio di ciò che accadrà domani, porta ancora di più a capire in che situazione stiamo vivendo, con un potere esecutivo che cerca continuamente di intimidire chiunque racconti le loro bugie", ha aggiunto Saviano.
"Tempo fa - ha ricordato lo scrittore - qualcuno aveva messo in giro la fake news che mi sarei trasferito all'estero. Oggi, alla luce della condanna che ho ricevuto, è un'idea che sto valutando e prendendo in considerazione. In Italia, con questo governo sarà sempre più complicato vivere, sotto tutti i punti di vista".
Il processo in cui è stato condannato è seguito a una denuncia presentata da Giorgia Meloni. Le contestazioni riguardavano il fatto che nel dicembre 2020, durante una puntata della trasmissione "Piazzapulita" e dedicata al tema dei migranti, Saviano si riferì all'attuale presidente del Consiglio, che allora era parlamentare, chiamandola "bastarda".
Per lo scrittore il giudice monocratico ha riconosciuto le attenuanti generiche, tra le quali l'avere "agito per motivi di particolare valore morale", dichiarando la sospensione della pena e la non menzione nel casellario giudiziario. Il difensore di Saviano ha comunque annunciato il ricorso in appello.
"Oggi sono fiero di aver fatto questo processo", ha detto ancora Saviano. "Il giudice ha riconosciuto un aspetto morale e questo mi ha fatto sorridere. Ho notato moltissimo in questi mesi il tentativo continuo, basta vedere la cancellazione della mia trasmissione, di questo governo di fermare, intimidire non tutti, ma solo coloro la cui voce temono. Esattamente come fa Orban", ha sottolineato.
Secondo il legale di Giorgia Meloni, Saviano ha utilizzato un linguaggio aggressivo: "Sostenere che Giorgia Meloni stia perseguitando qualcuno è assolutamente falso. Bastardo non è una critica ma sempre un insulto, anche per il dizionario è sempre un termine dispregiativo", ha detto. "Il diritto di critica - ha aggiunto - anche per la Cassazione non può travalicare nell'uso dei termini e dal rispetto delle persone". L'avvocato, che aveva chiesto al termine del suo intervento, un risarcimento di 75mila euro e una provvisionale non inferiore a 50mila, ha ribadito che "l'imputato ha usato un linguaggio eccessivo". la procura di Roma aveva invece chiesto per lo scrittore una multa da 10mila euro.
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