Il giudice 76enne terminerà il suo mandato 13 novembre 2026. "La disarmonia tra toghe e politica non giova al Paese. La Costituzione è la bussola, l'Europa la stella polare". Meloni: "Buon lavoro"
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Giovanni Amoroso è il nuovo presidente della Corte costituzionale. Il giudice 76enne succede ad Augusto Barbera, che ha terminato il suo incarico al vertice della Consulta il 21 dicembre. Amoroso (nato a Mercato San Severino, in provincia di Salerno) è stato eletto nella camera di consiglio che si è tenuta a Palazzo della Consulta. Il suo mandato terminerà il 13 novembre 2026. È stato eletto giudice costituzionale dalla Corte di Cassazione il 26 ottobre 2017, ha giurato il 13 novembre 2017 ed è vice presidente dal 12 dicembre 2023. "Il mio impegno sarà assoluto nello svolgimento di questo incarico con disciplina e onore, come richiede l'articolo 54 della Costituzione", ha commentato Amoroso.
"Non giova al Paese che ci sia una situazione, se non di conflitto, di non armonia tra magistratura e politica", ha poi sottolineato il neo presidente.
"Non ci sono linee programmatiche da esporre. La Corte è un organo profondamente collegiale. C'è da ricordare che la bussola nell'attività della Corte è la Costituzione e l'Europa è la stella polare", ha dichiarato il neo presidente.
Amoroso ha poi parlato della riforma dell'Autonomia. "Occorre che il legislatore intervenga e determini i criteri per i Lep (Livelli essenziali di prestazione, ndr)", che sono il "pilastro su cui si regge la legge 86" che "è stato investito dalla pronuncia di incostituzionalità". Le attribuzioni "sono condizionate alla predeterminazione dei livelli essenziali di prestazione attinenti a diritti civili e sociali. È proprio il pilastro della legge a esser stato investito dalla pronuncia della Corte".
"L'auspicio è che il collegio della corte sia reintegrato nel suo plenum quanto prima, c'è da augurarsi che ci sia l'elezione dei giudici ancora mancanti", ha aggiunto il neo presidente della Consulta. La Corte "però non è menomata per il fatto che ha lavorato in 11 perché lo prevede la legge. Ci aspettiamo giudici di livello. Ci sono giudici di diversa provenienza, ma poi c'è una sintesi che è quella della camera di consiglio".
Giovanni Amoroso è entrato in magistratura nel marzo 1975, collocato al secondo posto della graduatoria finale. Ha svolto le funzioni di pretore penale presso la pretura di Bergamo (1976-1980) e di pretore del lavoro presso la pretura di Roma (1980-1984). Nel 1984 è stato assegnato all'Ufficio del Massimario della Corte di cassazione, dapprima come magistrato di tribunale (1984-1989) e poi come magistrato d'appello (1996-2000), venendo applicato alla Sezione Lavoro e partecipando ai collegi come relatore e poi estensore delle pronunce adottate. Nel periodo 1986-1989 è stato applicato al Centro elettronico di documentazione della Corte di Cassazione, tenendo anche corsi di apprendimento del sistema Italgiure delle banche dati della Corte. Dal 1990 al 1996 è stato poi collocato fuori ruolo della magistratura, in quanto assistente di studio a tempo pieno del giudice costituzionale Renato Granata. Successivamente - rientrato in ruolo come magistrato d'appello applicato all'Ufficio del Massimario della Corte di cassazione - ha proseguito dal 1996 al 1999 come assistente di studio a tempo parziale del giudice costituzionale Renato Granata, eletto presidente della Corte. In seguito, dal 1999 al 2008, rimanendo in ruolo come magistrato della Corte di cassazione, è stato assistente di studio del giudice costituzionale e poi presidente Franco Bile. Nominato Consigliere di Cassazione nel 2000, è stato dapprima assegnato alla Terza Sezione penale della Corte di cassazione con applicazione alla Sezione Lavoro e successivamente a quest'ultima con applicazione alla Terza Sezione penale, svolgendo sempre contemporaneamente funzioni di legittimità sia nel settore civile che in quello penale. Conseguita l'idoneità alle funzioni direttive superiori, dal marzo 2006 è stato assegnato anche alle Sezioni Unite civili della Corte di cassazione come consigliere e poi come Presidente di sezione. Nel febbraio del 2013 è stato nominato direttore aggiunto dell'Ufficio del Massimario della Corte e successivamente direttore dello stesso Ufficio. Nel febbraio del 2015 è stato nominato presidente di sezione della Corte e assegnato alla Sezione Lavoro. Nel giugno del 2015 è stato destinato anche alle Sezioni Unite civili come presidente di sezione non titolare, venendo altresì designato come coordinatore delle Sezioni Unite civili. Eletto giudice costituzionale dalla Corte di Cassazione il 26 ottobre 2017, ha giurato il 13 novembre 2017.
Giovanni Amoroso ha nominato come vice presidenti Francesco Viganò e Luca Antonini. Viganò, professore ordinario di Diritto penale, è nato a Milano il 1° marzo 1966. Nominato dal presidente della Repubblica il 24 febbraio 2018, ha giurato l'8 marzo 2018. Antonini, professore ordinario di Diritto costituzionale, nato a Gallarate (Varese) il 27 maggio 1963. Eletto dal Parlamento il 19 luglio 2018, ha giurato il 26 luglio 2018.
Nella telefonata di rito tra Giovanni Amoroso e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha espresso al presidente della Consulta gli auguri di "buon lavoro".