Roma, i principali appuntamenti del Giubileo 2025
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Con l'apertura della porta di San Pietro il 24 dicembre, Papa Francesco inaugura ufficialmente l'Anno Santo. La tradizione si ripete anche nelle altre maggiori basiliche di Roma: San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore
di Maurizio PerrielloPapa Francesco apre la Porta Santa di San Giovanni in Laterano © -afp
Un "percorso straordinario" verso la salvezza che i fedeli intraprenderanno guardando a Cristo che di sé dice: "Io sono la porta". È questo il significato simbolico dell'apertura della Porta Santa della basilica di San Pietro, il rito che dal 1499 segna ufficialmente l'inizio dell'Anno Santo. Si tratta di un accesso che viene spalancato soltanto durante il Giubileo, mentre negli altri anni rimane sigillato da un muro. Oltre a San Pietro, c'è una Porta Santa anche nelle altre tre maggiori basiliche di Roma: San Giovanni in Laterano, San Paolo Fuori le Mura e Santa Maria Maggiore.
Tre colpi di martello sulla Porta Aurea nell'atrio della basilica di San Pietro: è il piccolo, semplice gesto con cui l'8 dicembre 2015 Papa Francesco ha dato ufficialmente il via al Giubileo straordinario della Misericordia. Subito dopo è stato demolito il muro innalzato al termine del Giubileo del 2000. Un gesto che avremmo dovuto vedere nel 2025, a 25 anni dal precedente Anno Santo. Bergoglio ha però deciso di dare subito una svolta al suo pontificato, rivoluzionando anche la fissità del calendario giubilare. Il rito prevede che il Pontefice varchi per primo la soglia con un cero nella mano destra e la croce patriarcale nella sinistra. La porta è stata poi richiusa e murata il 20 novembre 2016. La prima testimonianza certa di questa cerimonia d'apertura è contenuta in una lettera del XV secolo, nella quale si specifica che "passando per tre volte per questa porta della basilica lateranense, si riceveva la perdonanza della colpa e della pena".
Oltre a segnare la via verso la salvezza, il simbolo della Porta Santa indica anche la casa comune, immagine della Gerusalemme celeste, mentre il "muro" viene identificato con la "roccia" che, colpita, diventa fonte di salvezza. Inoltre il Papa, percuotendo il muro con il martelletto, ripete il gesto di Mosè che fa scaturire l'acqua dalla roccia per ristorare la sua gente.
Come nel 2015, dopo l'atrio di San Pietro Bergoglio spalancherà anche la Porta Santa della basilica di San Giovanni in Laterano (il 29 dicembre). Ben 602 anni dopo che un suo predecessore, Papa Martino V, per la prima volta nella storia degli anni giubilari, nel 1423, aprì la Porta Santa della più antica chiesa d'Occidente. Chiunque oltrepasserà le "Porte della Misericordia" - scrisse Francesco nella bolla papale Misericordiae Vultus con cui viene indetto il Giubileo della Misericordia - "potrà sperimentare l'amore di Dio che consola, perdona e dona speranza". Nel 2025 l'apertura dell'atrio di San Giovanni in Laterano segnerà invece ufficialmente l'inizio del Giubileo in tutte le diocesi del mondo. Il 1° gennaio il Papa aprirà poi la Porta Santa di Santa Maria Maggiore, mentre il 5 gennaio toccherà alla Basilica papale di San Paolo Fuori le Mura.
Per il Giubileo 2025 Papa Francesco ha previsto un ulteriore gesto fortemente simbolico legato alle Porte Sante. Ce ne sarà una quinta, ma per la prima volta nella storia non svelerà l'interno di nessuna basilica o chiesa. Sarà all'ingresso del carcere romano di Rebibbia e verrà spalancata il 26 dicembre.
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Abbiamo detto che, alla fine del Giubileo, la Porta Santa viene murata. Nel Natale del 1975 il rito di chiusura venne modificato. Il Papa non usò più la cazzuola e i mattoni per dare inizio alla ricostruzione del muro, ma si limitò a chiudere i battenti della porta di bronzo del 1950. In questo modo Paolo VI volle spostare l'attenzione dal muro alla Porta e stabilì che le Porte non fossero più murate all'esterno. I battenti, che fino ad allora erano "sigillati" all'interno della basilica, diventarono visibili dall'esterno. Il muro che chiude la Porta divenne così "interno", costruito dietro i battenti. Il 27 febbraio dello stesso anno vi venne murata la tradizionale cassetta con le monete e la pergamena che ne attestava la chiusura. Le pareti sono realizzate con mattoni che hanno impresso il nome del Papa che ha aperto e chiuso l'Anno Santo. Le monete che si trovano nelle Porte Sante evocano il 23esimo anno di pontificato di Papa Wojtyla, quando venne celebrato l'ultimo Giubileo del 2000.
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Nell'Angelus del 1° novembre 2015 Papa Francesco annunciò che la prima Porta Santa del precedente Giubileo sarebbe stata aperta a Bangui, nella Repubblica Centrafricana. Un gesto fortemente simbolico, per "manifestare la vicinanza di tutta la Chiesa a questa nazione così afflitta e tormentata". Ma anche per testimoniare la nuova visione di Bergoglio sul mondo, non solo cattolico.