Già a novembre il sostituto pg Antonio Lamanna aveva invitato l'ex fotografo ad attenersi "alle regole" facendo riferimento alle sue partecipazioni televisive
Il giudice del tribunale della Sorveglianza Marina Corti ha proposto la revoca del "differimento pena" e quindi il ritorno in carcere di Fabrizio Corona, ora in detenzione domiciliare. Su questa proposta, avanzata per una serie di violazioni delle prescrizioni commesse dall'ex fotografo, dovrà decidere un collegio di giudici della Sorveglianza.
E' emerso da un'udienza relativa a un altro procedimento in cui si deve stabilire se Corona debba o meno tornare in carcere. Da qui la riunione dei due procedimenti in un'unica udienza fissata per l'8 marzo. Dopo la discussione in aula a marzo arriverà la decisione.
Il giudice Corti, magistrato della Sorveglianza che si occupa di Corona (ogni detenuto ha un suo giudice che segue la fase dell'esecuzione della pena), ha formulato la proposta al collegio nelle scorse settimane. Già in autunno lo stesso magistrato aveva diffidato l'ex fotografo dal partecipare a programmi tv.
In aula in un'udienza a novembre il sostituto pg Antonio Lamanna aveva invitato Corona ad attenersi "alle regole" e aveva proprio fatto riferimento alle sue 'comparsate' in tv. Dopo la diffida è arrivata anche la proposta di revoca del differimento pena concesso in via provvisoria per la sua "patologia psichiatrica" e che, a inizio dicembre 2019, lo aveva fatto passare da San Vittore a un istituto di cura e poi a casa in detenzione domiciliare.
Proposta, a quanto si è emerso, legata a alcune violazioni delle prescrizioni tra cui, pare, anche il continuo uso dei social network. Nelle sue prescrizioni c'è infatti il divieto all'uso dei social. Il giudice ha, comunque, deciso di proporre la revoca ai giudici, senza disporre, in attesa della decisione del collegio, il rientro in carcere di Corona in via provvisoria.