Oltre 8mila fuori dalla basilica di Santa Giustina per dare l'ultimo saluto alla giovane. Il padre della 22enne: "La sua morte sia una svolta contro la violenza sulle donne"
È il giorno dei funerali di Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta. La cerimonia funebre è stata celebrata nella basilica di Santa Giustina a Padova, davanti a circa 1.200 persone. In oltre 8mila sono giunti fuori dalla chiesa hanno seguito le esequie dai due maxischermi installati. Mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova, si è rivolto ai giovani durante l'omelia: "Potete amare meglio e di più". Il padre di Giulia, Gino Cecchettin, ha letto un messaggio prima della conclusione del rito: "La sua morte sia il punto di svolta contro la violenza sulle donne". Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato la studentessa: "Va riaffermato il rispetto della vita".
"Il discorso del papà di Giulia Cecchettin è di alto valore morale e civile, colpisce il cuore di tutti noi, riguarda le coscienze dell'intera società. Raccolgo la proposta del governatore Zaia perché sia inviato alle scuole e i docenti ne possano discutere con i loro studenti". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, aggiungendo: "Al papà di Giulia, oltre al mio personale cordoglio, rinnovo il mio impegno perché nelle scuole sia innalzato il livello di attenzione sulle violenze di genere, a partire dai corsi sull'educazione alle relazioni che abbiamo messo in campo".
"Guardo il cielo e ti vedo in mezzo alle stelle, che fai a metà di un gelato con la mamma. Prima o poi ci rivedremo, lo prometto, ma fino a quel momento so che sarai con me, perché sei il mio angelo custode, perché in fin dei conti lo sei sempre stato". È il saluto di Elena alla sorella Giulia Cecchettin, durante il momento di preghiera.
Ha improvvisamente abbandonato il suo posto e ha attraversato velocemente la navata di Santa Goiustina per abbracciare, in lacrime, Gino Cecchettin poco dopo il rito della comunione. Protagonista della scena è stato Vincenzo Gualzetti, papà di Chiara, vittima di femminicidio nel giugno 2021 a Monteveglio in provincia di Bologna. Gualzetti aveva annunciato nei giorni scorsi la sua intenzione a partecipare alle esequie. "Mi è venuto spontaneo - ha detto al termine della cerimonia - di fare quel gesto. Giulia non meritava di morire, nessuno merita di perdere così una figlia". Alla domanda se si incontrerà con Gino per qualche iniziativa comune, ha detto che "ci siamo scambiati i numeri di telefono e ci sentiremo".
"Nella libertà potete amare meglio e di più: questa è la vostra vocazione e questa può e deve diventare la vostra felicità!". Lo ha detto, rivolto ai giovani, mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova, ai funerali di Giulia Cecchettin. "L'amore non è un generico sentimento buonista. Non si sottrae alla verità, non sfugge la fatica di conoscere ed educare se stessi. È empatia che genera solidarietà, accordo di anime e corpi nutrito di idealità comuni, compassione che nell'ascolto dell'altro trova la via per spezzare l'autoreferenzialità e il narcisismo", ha aggiunto il vescovo.
"Il femmincidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime di coloro che avrebbero dovuto amarle; invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi, fino a perdere la loro libertà, prima di perdere anche la vita. Come può accadere tutto questo. Come può essere successo a Giulia?". È la riflessione di Gino Cecchettin, durante il messaggio ai funerali della figlia. "Ci sono tante responsabilità - ha aggiunto - ma quella educativa coinvolge tutti. Mi rivolgo per primi agli uomini: per primi dobbiamo dimostrare di essere agenti di cambiamento, contro la violenza di genere".
Un lungo applauso ha accolto la fine del saluto che Gino Cecchettin ha fatto al termine del funerale della figlia Giulia. Una volta arrivato al banco della prima fila, ha abbracciato e stretto forte i due figli.
"Io ti amo tanto, e anche Elena e Davide di adorano, Io non so pregare, ma so sperare. Voglio sperare insieme a te a alla mamma, e a tutti voi qui presenti, che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite, e un giorno possa germogliare, e produca il suo frutto di amore, di perdono, e di pace. Addio Giulia, amore mio". Lo ha detto Gino Cecchettin, nel suo messaggio di addio alla figlia, durante i funerali a Padova.
Il feretro bianco di Giulia Cecchettin, con le rose dello stesso colore posate sopra, è uscito dalla basilica di Santa Giustina di Padova alle ore 12.15, accompagnato dai familiari, con un fiocco rosso contro la violenza di genere appuntato sul cappotto, dai sacerdoti e dalle autorità. Fuori, l'applauso degli oltre 8 mila presenti, che hanno affollato il sagrato e Prato dalla Valle per portarle l'ultimo saluto, seguendo il funerale dai due maxischermi. Grande la commozione delle persone che non hanno trattenuto lacrime dopo il discorso finale del padre Gino Cecchettin. Campanelli agitati e urla per "fare rumore".
"Cara Giulia è il momento di lasciarti andare, salutaci la mamma. Impareremo a danzare sotto la pioggia. Grazie per questi 22 anni". Così Gino Cecchettin concludendo il suo messaggio durante i funerali della figlia.
"Dobbiamo trasformare la tragedia in una spinta per il cambiamento. La vita di Giulia è stata sottratta in maniera crudele, ma la sua morte può e deve essere il punto di svolta per mettere fine alla terribile piaga della violenza sulle donne". Così Gino Cecchettin, il padre di Giulia, nel suo messaggio letto al termine del funerale della ragazza nella Basilica di Padova.
Una stretta di mano e un abbraccio tra il ministro Carlo Nordio e Gino Cecchettin, poco fa, nella
Basilica di Santa Giustina a Padova, durante lo scambio del segno di pace, ai funerali di Giulia. Il padre della giovane vittima ha poi ricevuto l'abbraccio di altri rappresentanti delle istituzioni, tra cui il presidente del Veneto Luca Zaia, e il sindaco di Padova, Sergio Giordani, oltre ad altre personalità della politica, e amici della famiglia. Nordio ha salutato anche i fratelli di Giulia, Elena e Davide.
Sono oltre 8mila le persone che stanno seguendo i funerali di Giulia Cecchettin nella piazza antistante la Basilica di Santa Giustina a Padova, ma altre ne stanno arrivando da Prato della valle la seconda piazza più grande d'Europa. Sono tantissimi i giovani che ascoltano nel silenzio e con gli occhi velati l'omelia del vescovo di Padova Cipolla, tutti venuti a portare il loro tributo silenzioso e solidale a una giovane vita strappata alla vita in modo così violento.
"Il valore e il rispetto della vita vanno riaffermati con determinazione in ogni ambito, circostanza e dimensione, in questo momento in cui sono in corso i funerali di Giulia Cecchettin". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia delle Stelle al merito del lavoro al Quirinale.
"Insegnaci, Signore, la pace tra generi, tra maschio e femmina, tra uomo e donna. Vogliamo imparare l'amore e vivere nel rispetto reciproco, cercando anzi il bene dell'altro nel dono di noi stessi. Non possiamo più consentire atti di sopraffazione e di abuso; per questo abbiamo bisogno di concorrere per riuscire a trasformare quella cultura che li rende possibili". Così il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla durante i funerali di Giulia Cecchettin.
Nel giorno del dolore per i funerali di Giulia Cecchettin, il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, rivolge un pensiero anche a Filippo Turetta, in carcere con l'accusa di avere ucciso la sua ex fidanzata. "Chiediamo la pace del cuore anche per Filippo e la sua famiglia", ha detto il vescovo nell'omelia. "Il nostro cuore cerca tenerezza, comprensione, affetto, amore. La pace del cuore è pace con se stessi, con il proprio corpo, con la propria psiche, con i propri sentimenti soprattutto quelli che riguardano il senso delle azioni che compiamo e il senso della vita", ha sottolineato il vescovo, aggiungendo che "il nostro cuore è il luogo dove il Vangelo e la Pasqua di Gesù di Nazareth bussano con delicatezza pronti a dispiegare la loro forza umanizzante".
"Il sorriso di Giulia mancherà al papà Gino, alla sorella Elena e al fratello Davide e a tutta la sua famiglia; mancherà agli amici ma anche a tutti noi perché il suo viso ci è divenuto caro". Lo ha detto il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, nell'omelia dei funerali di Giulia Cecchettin che si celebrano nella Basilica di Santa Giustina a Padova. "Custodiamo però la sua voglia di vivere, le sue progettualità, le sue passioni. Le accogliamo in noi come quel germoglio di cui parla il profeta. Perché desideriamo insieme attendere la fioritura del mondo nel quale finalmente anche i nostri occhi saranno beati", ha sottolineato il vescovo.
"Non avremmo voluto vedere quello che i nostri occhi hanno visto né avremmo voluto ascoltare quello che abbiamo appreso nella tarda mattinata di sabato 18 novembre. Per sette lunghi giorni avevamo atteso, desiderato e sperato di vedere e sentire cose diverse. E invece ora siamo qui, in molti, con gli occhi, anche quelli del cuore, pieni di lacrime e con gli orecchi bisognosi di essere dischiusi a un ascolto nuovo". Lo ha detto il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla durante i funerali di Giulia Cecchettin.
"La conclusione di questa storia lascia in noi amarezza, tristezza, a tratti anche rabbia, ma quanto abbiamo vissuto ha reso evidente anche il desiderio di trasformare il dolore in impegno per l'edificazione di una società e un mondo migliori, che abbiano al centro il rispetto della persona, donna o uomo che sia, e la salvaguardia dei diritti fondamentali di ciascuno, specie quello alla libera e responsabile definizione del proprio progetto di vita". Così il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla durante i funerali di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa in provincia di Venezia dall'ex fidanzato Filippo Turetta.
È stata Giulia Zecchin, 22 anni, migliore amica di Giulia Cecchettin, a leggere la prima lettura durante il funerale della giovane. La famiglia ha voluto che venisse data lettura di un passo dal libro del profeta Isaia. "Un germoglio spunterà dal tronco di lesse, un virgulto - recita l'incipit - germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore".
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è giunto all'Abbazia di Santa Giustina, a Padova, in rappresentanza del governo per i funerali di Giulia Cecchettin. Assieme a Nordio sono presenti numerosi parlamentari tra cui Antonio de Poli, Laura Boldrini, Alessandro Zan, Andrea Martella.
È arrivato sul sagrato della Basilica di Padova il feretro di Giulia Cecchettin. Una bara bianca, coperta di rose bianche. Ad accoglierla i sacerdoti di Vigonovo e Saonara, luoghi che hanno visto crescere la giovane e i familiari di Giulia, papà Gino, la sorella Elena e il fratello Davide. Sui loro vestiti un fiocco rosso, simbolo della lotta alla violenza contro le donne. Fiocco che stato distribuito anche alle persone presenti nella Basilica. Migliaia le persone presenti fuori in piazza per stringersi alla famiglia di Giulia.
Sono iniziati nella basilica di Santa Giustina a Padova i funerali di Giulia Cecchettin.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia è entrato nella basilica di Santa Giustina per i funerali di Giulia Cecchettin, tra le altre autorità il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti, il sindaco di Padova Sergio Giordani, il parlamentare Udc Antonio De Poli, il segretario del Pd Veneto Andrea Martella. È atteso anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
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Questa mattina, giorno dei funerali di Giulia Cecchettin, sono state poste a mezz'asta le bandiere delle sedi della Regione Veneto, in ossequio alla giornata di lutto regionale, decretata dal Presidente Luca Zaia, in coordinamento con le Prefetture del Veneto. Per tutta la notte Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, è stato anche illuminato di rosso.
Sono state posate all'interno della basilica di Santa Giustina a Padova le corone funebri del presidente della Repubblica, della presidente del Consiglio dei Ministri e dei presidenti di Camera e Senato. Gli omaggi floreali sono stati posti sotto il presbiterio della grande chiesa.
Fuori dalla chiesa è previsto l'arrivo di migliaia di persone per dare l'ultimo saluto a Giulia Cecchettin. Potranno seguire la cerimonia funebre dai maxischermi posti all'esterno della basilica, uno sul lato destro del sagrato, l'altro rivolto verso Prato della Valle e l'isola Memmia, la zona centrale della piazza.
"Oggi, nel giorno dei funerali di Giulia Cecchettin, chiedo all'intero Veneto un segnale corale, forte e chiaro, contro la violenza di genere". Lo scrive sui social il presidente della Regione Luca Zaia. "Una giornata che diventi indelebile, che segni il passo perché fatti come questo possano non ripetersi più. Lo dobbiamo a Giulia, nel cui ricordo - e nel ricordo di tutte le donne uccise senza un perché - continueremo a lavorare stretti gli uni agli altri - aggiunge - nel combattere la violenza di genere". Per Zaia "serve un segnale forte, anche dal punto di vista simbolico: indossiamo tutti un nastrino rosso, ed esponiamo fiocchi rossi alle porte e alle finestre. Chiedo anche alle attività economiche di osservare, durante le esequie alle ore 11, un momento di pausa nelle attività. L'auspicio è che da questa tragedia nasca un movimento che con voce alta, corale, forte, esprima ogni giorno al mondo - conclude - un messaggio contro la violenza sulle donne".
"Ed ora vola Giulia, vai in alto, vai oltre. Oltre il nero della morte, oltre il rosso del sangue, oltre il bianco del gelo. Oltre l'oppressione, oltre la miseria, oltre gli uomini". È il messaggio che il legale dell'associazione Penelope di Elena, sorella di Giulia Cecchettin, ha affidato ai social nel giorno del funerale a Padova della giovane. "Sei diventata una farfalla, libera e colorata, come quella di Penelope - prosegue il testo -. Senza catene raggiungi la tua adorata mamma in quello spazio nuovo, azzurro e confortante, dove finalmente nessuno potrà più toccarti. Buon volo anima pura e se puoi perdonaci".
È iniziato alle 8:30 l'ingresso delle persone accreditate al varco di polizia in vista delle esequie che si terranno nella chiesa di Santa Giustina. Sono oltre 200 le persone tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria, unità speciali antiterrorismo e antisabotaggio che presidiano la zona esterna riservata. All'interno della basilica vi sarà posto per poco meno di 1.200 persone.
Saranno 40 i familiari stretti e 360 gli amici e conoscenti di Giulia Cecchettin che potranno accedere alla basilica di Padova, dove verranno celebrati i funerali della giovane. Alle esequie presiedute dal vescovo di Padova, Claudio Cipolla saranno presenti anche 30 membri dei consigli pastorali di Vigonovo e Saonara e i compagni di classe di Davide, il fratello minore di Giulia, la classe 4C dell'Istituto Fermi. Ci saranno 20 studenti, 8 professori, il preside e i 2 vicepresidi.
Lezioni sospese oggi all'Università di Padova in occasione dei funerali di Giulia Cecchettin, che proprio all'ateneo del Bo era studentessa laureanda in ingegneria biomedica. In segno di lutto la rettrice Daniela Mapelli ha disposto, fino alle ore 14, la sospensione delle lezioni e per tutto il giorno l'esposizione a mezz'asta delle bandiere. Mapelli parteciperà con una delegazione dell'Ateneo alla cerimonia funebre.