L’intervento dell’uomo a "È sempre Cartabianca": "Si sopravvive andando a cercare tutte le risorse dentro se stessi"
A circa sei mesi dalla scomparsa di Giulia Cecchettin, e a qualche giorno da quello che sarebbe dovuto essere il suo 23esimo compleanno, il padre Gino torna a ricordarla nella trasmissione "È sempre Cartabianca".
"Il dolore c'è, è pervasivo e ci sarà sempre, fino all'ultimo dei giorni, ma non ci deve impedire di cercare un momento di felicità", dice l'uomo a Bianca Berlinguer, sottolineando che è proprio il pensiero della figlia, immancabile in tutti i giorni, a dargli la forza per mandare avanti la famiglia.
"Si sopravvive andando a cercare tutte le risorse dentro se stessi, guardando gli altri due figli, Elena e Davide, e cercando di garantire loro un futuro il più sereno possibile", racconta Cecchettin, spiegando che, in generale, il momento più difficile è il mattino, "perché inizia un nuovo giorno ed è un nuovo giorno senza Giulia".
L'uomo aggiunge anche di sentire la mancanza della figlia soprattutto nelle piccole cose ("nelle tovagliette che da cinque son passate a tre, nel numero delle lavatrici a settimana e nel totale della spesa a fine mese") e di passare davanti alla sua camera ogni giorno. "Non ci entro sempre, però, solo quando sento il bisogno di connessione con lei", specifica. "È il posto il cui la ritrovo, sento il suo profumo, vedo i suoi vestiti e qualche suo disegno".