"Ai genitori do un grande abbraccio perché forse io tornerò a danzare sotto la pioggia, quindi, farò un sorriso, per loro sarà molto più difficile", ha aggiunto l'uomo
"Il perdono? È una cosa veramente difficile". Lo ha detto Gino Cecchettin, il papà di Giulia, rispondendo a una domanda sul tema in riferimento a Filippo Turetta. "Neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo. Non lo so - ha aggiunto parlando ai microfoni di una trasmissione televisiva -. Un conto è non provare rabbia, un conto è non provare ira. Il perdono è un passo superiore. Sarà difficile".
"Non si può mettere da parte la rabbia quando la rabbia non c'è. C'è dolore. E si riesce a trasformarlo in qualcosa di positivo solo attraversandolo, non evitandolo. È quello che ho imparato ahimè sulla mia pelle con Monica, quando è mancato mio padre, e adesso con Giulia - ha proseguito Cecchettin, continuando il discorso su Turetta -. Spero solo si renda conto di quello che ha fatto, e magari un giorno possa dare lui dei messaggi ad altre persone che potrebbero avere le stesse difficoltà".
L'uomo ha poi dichiarato che, ai funerali, "vedendo tutta quella gente ho sentito un brivido dentro perché Giulia è arrivata in ogni casa d'Italia con un messaggio positivo, ho sentito l'amore, mi sono emozionato. Io sono uno che cerca di guardare al futuro facendo tesoro del passato. Il passato non si cambia, quello che possiamo cambiare è il futuro, e c'è tanta strada da fare".
Cecchettin ha anche parlato dell'abbraccio con il papà di Chiara Gualzetti e dell'impegno contro la violenza di genere: "È un papà che ha vissuto la mia stessa storia a parti inverse, lui prima ha perso la figlia poi la moglie. Lui adesso è solo perché non aveva altri figli e ho sentito il suo abbraccio arrivarmi dentro e lo sentirò nei prossimi giorni per dargli il mio sostegno. La nostra battaglia contro la violenza di genere andrà avanti, faremo sicuramente qualcosa, non so dire cosa, adesso sto ancora vivendo il mio dolore, non riesco ancora dormire", ha concluso.