Una 71enne ha perso la vita dopo essere precipitata nel vuoto per una ventina di metri mentre faceva un'escursione. Un uomo di 64 anni è morto cadendo mentre cercava funghi: ecco gli incidenti in montagna delle ultime ore
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Anna Gianpaola Berneri, 71 anni, era in gita con il marito quando ha perso l’equilibrio ed è precipitata nel vuoto per una ventina di metri. È successo in Val Tartano, località montana in provincia di Sondrio. Un tragico incidente che si somma ad altri registrati nelle ultime ore.
La 71enne milanese conosceva bene quei sentieri, in quanto assidua frequentatrice della zona. Al momento della caduta si trovava con il marito sul ponte di cemento, largo poco più di un metro e mezzo, che conduce a piccoli specchi d’acqua, meta molto frequentata dai turisti. Si sarebbe fatta da parte per lasciar transitare altri escursionisti e proprio in quel momento avrebbe perso l'equilibrio precipitando di sotto. È finita nel torrente che scorre sotto il ponte. Il soccorso è stato difficile anche perché i telefoni non avevano copertura. Per riuscire a trovare la linea e lanciare l'allerta il marito ha dovuto percorrere il sentiero a ritroso fino a un rifugio. Sul posto è poi giunto l'elisoccorso, ma per la donna non c'era più nulla da fare.
A Pinzolo (Trento), invece, un 64enne ha perso la vita nei boschi. Anche lui è caduto, per una cinquantina di metri, lungo un ripido pendio, riportando traumi che gli sono stati fatali. Secondo quanto appreso si trovava lì per raccogliere funghi. Il suo corpo è stato trovato dopo diverse ore di ricerche.
Poche ore prima, un altro tragico incidente in montagna. Nel Monte Rosa sono rimasti vittime di una caduta da oltre 300 metri due svizzeri, padre e figlio. Stavano scalando la punta Zumstein legati insieme in cordata a 4.500 metri: il padre è morto subito dopo essere precipitato. I soccorritori giunti sul posto con l’elicottero non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Il figlio invece è rimasto gravemente ferito ed è stato ricoverato a Berna. I due stavano trascorrendo una vacanza a Gressoney-Saint-Jean, in Valle d’Aosta, con un gruppo di conoscenti. Un'altra vittima svizzera, un uomo di 43 anni, è scomparso durante un'escursione sulle montagne in Canton Ticino. È stato ritrovato morto alcune ore dopo: anche lui era caduto.
Il 14 luglio, sul Monte Bianco, era toccato a Marco Bagliani, 59 anni, Luca Gribone, 34 anni, e Michele Raule, 50enne. Sono tre vittime di due differenti incidenti in montagna avvenuti nella stessa giornata. In particolare, Michele Raule è scivolato su un nevaio, cadendo per circa 100 metri in un canalone e finendo in un crepaccio nel ghiacciaio del Miage. La sua impresa era stata programmata per raccogliere fondi da destinare ai bambini malati di tumore.
Si è salvato invece un escursionista in Val Montanaia, nelle Dolomiti friulane. Per un problema alla corda era rimasto bloccato nel vuoto, distante dalla parete di roccia. L'alpinista è stato preso con l'elicottero. Recuperata e portata in ospedale anche una 56enne scivolata sulla neve per decine di metri in val di Fassa. È solo uno dei tanti salvataggi che i soccorsi hanno dovuto compiere in questi giorni di vacanze per molti. Tra gli interventi frequenti ci sono anche quelli per le chiamate di gente dispersa. Ad esempio, una famiglia svizzera, con due bimbe di 6 e 8 anni, è stata recuperata lungo l'anello del Pelmo, nelle Dolomiti, dove era rimasta bloccata fuori sentiero. Nelle stesse ore sono stati recuperati dagli operatori due giovani della provincia di Udine, che avevano smarrito la traccia del sentiero al rientro da un'escursione sulle Prealpi Giulie.