Dopo i fatti di Napoli, con l'esercente in fuga con il biglietto vincente, sembra scattata la psicosi
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La fuga del tabaccaio di Napoli con il Gratta e vinci vincente fa scattare la psicosi in tutta Italia. Così ad Avezzano (L'Aquila), una 60enne ha percosso un esercente che le negava il premio, mentre lei era convinta di essere stata baciata dalla fortuna. A Roma, invece, quattro anni dopo i fatti, un'altra 60enne è stata condannata per aver tentato di incassare 500mila euro con un tagliando taroccato.
Picchia il tabaccaio convinta di aver vinto al Gratta e vinci - Non voleva credere alle parole del tabaccaio che, verificando il biglietto, le diceva che non era vincente. Così una 60enne di Avezzano, come riferisce Abruzzo Live, ha aggredito l'esercente, convinta che volesse truffarla, come accaduto a settembre a Napoli.
E' dovuta intervenire la polizia per placare la rabbia della cliente.
Tagliando taroccato: anziana tenta di incassarlo ma viene condannata - Per truffa ai danni dello Stato è stata condannata a 4 mesi di reclusione, pena sospesa, e il pagamento di 120 euro di multa e la concessione delle attenuanti generiche. In sede civile, inoltre, verrà risarcita Lotterie Nazionali, costituitasi parte civile nel processo per far valere la tutela del gioco lecito.
Questo ha deciso il Tribunale di Roma in merito a una 60enne di origine calabrese ma residente a Verona che nel 2017, mentre era in vacanza nella Capitale, aveva tentato di incassare 500mila euro da un biglietto falso trovato giorni prima nel parcheggio del suo paese.
"Faremo sicuramente ricorso in appello. La signora è una persona perbene e aveva agito assolutamente in buona fede", affermano i suoi legali a Il Messaggero, che riporta la notizia della condanna. L'imputata, in aula, aveva affermato che alla consegna del Gratta e vinci alla Lottomatica aveva fatto presente agli operatori di non era certa dell'autenticità di quel titolo. Ma la condanna è arrivata.