Green pass, code di turisti e controlli delle forze dell'ordine
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Nicola Stabile, ex presidente di Federfarma Campania, commenta: "Purtroppo questo significa che tanta gente non è ancora vaccinata"
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Nelle farmacie è boom di richieste di test antigenici per ottenere il Green pass valido 48 ore da parte di famiglie con bambini e ragazzi, pronte a partire per le vacanze. Gli associati a Federfarma indicano che il forte aumento dell'afflusso ha avuto inizio qualche giorno prima di Ferragosto. La domanda è cresciuta sia nelle città sia nei luoghi di vacanza.
"Purtroppo questo significa che tanta gente non è ancora vaccinata", ha commentato Nicola Stabile, ex presidente di Ferderfarma Campania, aggiungendo che per esempio "a Capri le persone chiedono il test per poter accedere ai locali della movida e ai ristoranti". Al momento nessun vaccino è stato autorizzato al di sotto dei 12 anni, quindi per quella fascia di età 6-12 gli unici modi per ottenere il Green pass, che è facoltativo, sono risultare negativi a un tampone o essere guariti dal Covid.
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A Roma "è peggio che a Natale" - Nelle farmacie della Capitale descrivono il grande afflusso come "peggio che a Natale, quando tutti venivano a fare il tampone per andare a cena con parenti e amici". "In questi giorni - dicono alla farmacia Damiani di via Po - abbiamo richieste per 150-200 test al giorno. Si tratta di famiglie con figli o ragazzi che partono anche solo per il week end e vogliono il Green Pass per andare al ristorante. C'è davvero molto lavoro".
A Milano e nelle zone turistiche grande afflusso - Anche a Milano, praticamente semideserta per ferie, l'afflusso registrato per fare il test è di gran lunga superiore ai mesi scorsi, riferiscono da Federfarma Lombardia. Mentre in alcune località turistiche le farmacie vengono praticamente prese d'assalto tutti i giorni: come nel caso di Capri, dove i vacanzieri chiedono il tampone e il Green Pass di 48 ore per avere accesso ai locali della movida, ai ristoranti famosi, all'aperitivo di moda.
Ma in fila davanti alle farmacie non ci sono solo italiani in partenza. E' alto pure il numero di turisti stranieri che fanno il tampone prima di riprendere l'aereo e tornare a casa. Per alcuni Paesi però, come Tunisia ed Egitto, l'ingresso è possibile solo con il risultato di un test molecolare che solo i laboratori possono eseguire. A fare la sua parte sull'enorme numero di richieste di tamponi è stata anche la decisione del governo di calmierare i prezzi: 15 euro, anziché 22, per gli adulti e 8 euro dai 12 ai 18 anni. "Certamente questa corsa al test è stata favorita dai prezzi più bassi. Se prima una famiglia con due figli spendeva circa 90 euro per quattro persone, adesso ne paga meno di cinquanta e ottiene il Pass per entrare nei luoghi chiusi dove è richiesto", spiega Stabile.