LE MISURE CONTRO LA PANDEMIA

Green pass, mascherine e smart working: il governo valuta la proroga delle norme anti-Covid

Tra le ipotesi: passaporto sanitario fino a giugno e stato di emergenza fino a marzo 2022. Costa: "Col 90% di popolazione vaccinata si può considerare l'allentamento del Green pass"

02 Nov 2021 - 11:35
 © Ansa

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Il decreto con le norme anti-Covid in vigore per gestire la pandemia scade il 31 dicembre. Il governo inizia quindi a ipotizzare come procedere, a partire dal 2022, per gestire questa fase, con la campagna vaccinale ancora in corso  e sempre tenendo sotto costante monitoraggio l'andamento dei contagi. Tra le ipotesi c'è la possibile proroga dello stato di emergenza fino a marzo 2022 e l'obbligatorietà del Green pass fino a giugno

Speranza: "Stato di emergenza? Se sarà necessario..." - Il ministro Speranza è stato chiaro: "Come governo ci baseremo sull'evidenza scientifica: se sarà necessario prorogare lo stato di emergenza lo faremo senza timore. Ricordo che ad oggi la curva è in risalita", ha detto, ricordando quanto sia essenziale proseguire con la campagna di vaccinazione (anche per le terze dosi) e mantenere in vigore l'utilizzo di mascherine e  Green pass. 

Stato di emergenza e smart working - Come riportato dal Corriere della Sera, l'intenzione dell'esecutivo sarebbe dunque quella di non abbassare la guardia e prorogare almeno fino a primavera alcune delle norme ancora in vigore. Il tutto, naturalmente, monitorando l'andamento dei casi di Covid. Ma anche decidendo come procedere a partire dallo stato di emergenza: per legge, infatti, può durare 12 mesi con proroga di altri 12 ed essendo stato dichiarato la prima volta nel gennaio 2020, ecco che una sua ulteriore proroga nel 2022 richiederebbe un provvedimento specifico. Una decisione è comunque attesa entro la fine di novembre. L'eventuale proroga dello stato di emergenza richiederebbe poi di rivedere anche le misure relative allo smart working sia nel settore pubblico sia in quello privato.

Green pass - Pochi dubbi, invece, sul Green pass. Nel weekend il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito l'importanza del passaporto sanitario per tenere aperti n sicurezza i luoghi di lavoro ma anche quelli che consentono la socialità. E' verosimile, dunque, che l'obbligo del Green pass venga prolungato fino all'estate. L'intenzione è sempre quella di arrivare al maggior numero possibile di vaccinati e, soprattutto, proteggere chi è immunizzato da chi non lo è almeno fino a quando ci saranno tracce di virus ancora in circolazione. 

Costa: "Allentamento Green pass possibile" - Sul Green pass si è espresso anche Costa, sottolineando la correlazione tra il suo utilizzo e il numero di vaccinati. Con il 90% della popolazione vaccinata, infatti, si può considerare l'allentamento del Green pass. Il sottosegretario alla Salute lo ha spiegato a Radio 24. "Il prolungamento dello stato di emergenza e le misure restrittive sono correlate al numero dei vaccinati. Credo - ha aggiunto - che vadano date delle prospettive ai cittadini, io credo che con il 90% dei vaccinati si possano prendere in considerazione l'allentamento delle misure".

Mascherine, distanziamento e "colori" - E' molto probabile che vengano mantenute anche le misure basilari come mascherine e distanziamento sociale. Al momento i dispositivi di protezione individuale sono obbligatori al chiuso e naturalmente anche su questo fronte occorrerà valutare l'andamento dell'epidemia. Così come servirà valutare, per il mantenimento o meno delle misure restrittive, i cosiddetti "cambi di colore" delle Regioni, stabiliti in base al numero di positivi e posti occupati nelle terapie intensive. 

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