Particolare attenzione è stata riservata alle frodi Iva organizzate, basate su fatture false, società "fantasma" e ai beneficiari del reddito di cittadinanza
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Nonostante il Covid, nel 2020 l'impegno della Guardia di Finanza al contrasto delle attività illecite in Lombardia non ha conosciuto rallentamenti. Il bilancio registra, infatti, un aumento dei risultati nelle operazioni, tra le tante, contro le grandi frodi fiscali, le truffe riguardanti i finanziamenti pubblici, i reati di riciclaggio, autoriciclaggio e usura. Maxisequestri (oltre un milione) anche di mascherine utilizzate per la pandemia.
Ecco dunque i risultati di un anno di operazioni presentati in occasione del 247° anniversario della Guardia di Finanza.
Lotta all'evasione e frodi fiscali Sono 1.086 i reati fiscali scoperti a carico di 1.641 soggetti denunciati, di cui 111 arrestati, e patrimoni sequestrati nei confronti di grandi evasori per 181 milioni di euro, con un incremento del 20 % rispetto al 2019. A questi si aggiungono ulteriori sequestri per 43 milioni di euro e confische per oltre 12 milioni di euro, nei confronti di 107 soggetti connotati da "pericolosità economico finanziaria", cioè colore che, per condotta e tenore di vita, si ritiene che vivano abitualmente con i proventi derivanti da attività delittuose a contenuto economico – finanziario, come quelle di natura tributaria, societaria o fallimentare.
Evasori totali e società fantasma Particolare attenzione è stata riservata alle frodi Iva organizzate, basate su fatture false, società "fantasma" e di comodo, indebite compensazioni fra debiti e crediti fiscali fittizi, con 655 casi individuati, pari ad oltre il doppio di quelli della precedente annualità. L'Iva evasa scoperta nelle indagini e verifiche in questo settore ammonta a 1,2 miliardi di euro, con un incremento del 38% rispetto al dato del 2019. Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 401 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), nonché 385 datori di lavoro che hanno impiegato 6.510 lavoratori in "nero" o irregolari, con un aumento del 26% rispetto al 2019.
Reddito di cittadinanza Le frodi scoperte a danno del bilancio nazionale e comunitario, comprese quelle in materia di spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, sono state pari a circa 55 milioni di euro, l’80% in più rispetto al 2019, con un numero di persone denunciate complessivamente pari a 442, più del doppio rispetto all’anno precedente. Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Procura Regionale della Corte dei Conti per circa 161 milioni di euro, pari al 28% in più del 2019, a carico di 179 soggetti. Con riferimento alle indebite percezioni del "reddito di cittadinanza", sono stati eseguiti 485 interventi, di cui 333 sono risultati irregolari, consentendo di accertare una frode per le casse dello Stato di oltre 3,3 milioni di euro tra contributi indebitamente percepiti e richiesti. Inoltre, sono state denunciate 313 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione e, di queste, 75 sono state tratte in arresto.
Carte di credito clonate Nell'azione di contrasto all’usura, sono stati denunciati 43 soggetti (+ 16% sul 2019), di cui 16 tratti in arresto, con il sequestro di patrimoni per oltre 9,2 milioni di euro (+ 117% sul 2019), mentre con riferimento ai reati fallimentari, societari e bancari, le persone denunciate ammontano a 365, di cui 35 arrestate e i patrimoni illeciti sequestrati a oltre 23 milioni di euro. In materia di falsificazione monetaria, compresa la clonazione di carte di pagamento, sono stati verbalizzati 130 soggetti, 6 dei quali in stato di arresto, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di oltre un milione di euro.
Dispositivi di protezione individuale non adatti Inoltre, è stata sviluppata un'articolata attività di analisi, investigativa e operativa a contrasto delle frodi e delle truffe poste in essere da chi ha inteso approfittarsi dell’emergenza sanitaria. Detta attività ha riguardato soprattutto l'illecito commercio dei dispositivi di protezione individuale (vendita abusiva o con segni mendaci, immissione in commercio in assenza dei requisiti previsti, manovre speculative su prezzi, frodi in danno dei consumatori e di enti pubblici, introduzione in contrabbando nel territorio nazionale, ecc.) ed ha consentito di denunciare 105 soggetti e sequestrare circa 8 milioni di dispositivi di protezione individuale (di cui 1,7 milioni per irregolarità riscontrate in fase di importazione) e 67.800 prodotti igienizzanti illecitamente posti in commercio.
Dei dispositivi sequestrati, oltre un milione di mascherine e 800.000 guanti monouso, dopo il controllo dei requisiti necessari all'utilizzo da parte delle Autorità competenti, sono stati oggetto di dissequestro ad opera dell’Autorità Giudiziaria, di requisizione con provvedimento dei Prefetti e di distribuzione sul territorio, prevalentemente a favore di strutture ospedaliere ed enti pubblici.
Nell’azione di contrasto al traffico di stupefacenti sono stati denunciati di 747 soggetti, dei quali 129 arrestati, con il sequestro di circa 11 tonnellate di cocaina, eroina, hashish, marijuana ed altre sostanze psicotrope (un dato più che triplicato rispetto al 2019), oltre a 17 mezzi utilizzati per il relativo trasporto. Ammontano, invece, a 85 gli interventi nel settore delle accise, con il sequestro di oltre 100.000 kg. di prodotti energetici, cui si aggiunge un consumato in frode di 44.265 kg. Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 273, con 60 violazioni rilevate e la verbalizzazione di 597 soggetti. I 772 interventi a contrasto del contrabbando e delle frodi doganali hanno portato al sequestro di circa 60 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e di 108 mezzi di trasporto, dati anche questi ultimi più che raddoppiati rispetto al 2019.