La fondazione è stata cancellata dall'anagrafe delle Onlus: addio al regime fiscale agevolato. Accertamenti sul legame con Medestea
© ansa
I biologi operanti per Stamina Foundation non sono iscritti all'albo professionale e questo potrebbe "far intravedere dei profili penali". Lo ha detto il generale dei Nas, Cosimo Piccinno, in audizione in commissione Sanità al Senato. "La direzione generale del Piemonte dell'Agenzia delle Entrate - ha poi aggiunto - ha emanato un dispositivo di cancellazione dall'anagrafe delle Onlus dell'ente per mancanza di personalità giuridica".
La cancellazione di Stamina Foundation dall'anagrafe delle Onlus comporta, come spiega Piccinno durante l'audizione nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul caso Stamina promossa dalla commissione Sanità di Palazzo Madama, "la perdita del regime fiscale di favore".
Quanto ai biologi non iscritti all'albo professionale, requisito necessario per operare, il generale dei Nas ha spiegato: "Stamina avrebbe operato prima a Trieste con un biologo e poi a Brescia con due biologi e successivamente con uno solo. Tutti non risultano iscritti all'albo professionale, il che è obbligatorio. Si potrebbero quindi intravedere profili penali perché c'è un articolo del Codice Penale che parla di esercizio abusivo della professione".
I biologi al centro dell'attenzione hanno comunque sostenuto l'esame di Stato ma non sono iscritti all'albo professionale, come ha chiarito lo stesso Piccinno.
"Accertamenti in corso su Medestea" - Il generale dei Nas spiega inoltre ai parlamentari che sono in corso accertamente sui presunti legami tra Stamina Foundation e Medestea. Il colosso farmaceutico "avrebbe finanziato e starebbe finanziando Stamina, come si apprende dai media, con cessione di quote partecipative in favore di Stamina Foundation".
"Almeno altri tre 'casi' Stamina" - "Ci sono almeno tre segnalazioni di cittadini che indicano e spingono a ritenere che altre 'pozioni', simili al metodo Stamina, siano presenti in Italia". Piccinno, rispondendo alle domande dei senatori, rende noto che la discussa terapia di Vannoni non è la sola diffusa nel nostro Paese.