L'amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini: "Commessi troppi errori, pronti a investire cento milioni di euro". Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio: "Mai più fatti simili"
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"Ci scusiamo con i passeggeri dei treni per i disagi, sono stati commessi degli errori che non ripeteremo". Lo ha detto l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, parlando dei disagi causati dal maltempo che hanno portato alla paralisi della Stazione Termini di Roma e a fortissimi ritardi e cancellazioni di corse su tutta la rete. "Mai più fatti simili", ha commentato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio.
Le parole chiave sono "scambi" e "scaldiglie", i deviatori che indirizzano i convogli e i sistemi elettrici che devono impedirgli di bloccarsi per il freddo. "La manutenzione con le scaldiglie non c'entra nulla. O le hai e muovi gli scambi o non le hai e mantieni i deviatori bloccati, riducendo però il traffico. E questo è stato l'errore che abbiamo compiuto il giorno prima della nevicata", ha sottolineato Mazzoncini ai microfoni de La Repubblica.
"Da Firenze in su tutta la rete è attrezzata per affrontare le emergenze climatiche, tant'è che la circolazione è normale come nel resto d'Europa. Nel Lazio invece la rete non è massicciamente attrezzata", ha aggiunto.
In risposta alle sollecitazioni, le Ferrovie hanno promesso di potenziare Termini, nell'ambito di un piano da 100 milioni di euro di investimenti per i principali nodi ferroviari metropolitani. Per la giornata di mercoledì è garantito l'80% delle corse ad alta velocità sulla direttrice Napoli-Roma-Milano e il 70% delle corse regionali del Lazio. Italo ha "subito soppressioni e ritardi causati da gravi problemi dell'infrastruttura di rete", fa sapere la compagnia concorrente di Fs, che parla di "disservizio non dipendente dalla sua responsabilità" e promette rimborsi del 100% ai passeggeri che hanno subìto disagi da treni cancellati e in ritardo di più di tre ore.
"Nella progettazione ferroviaria vengono analizzati i flussi di traffico e certamente le condizioni climatiche. Se si ipotizza che determinati fenomeni atmosferici si verifichino ogni 10 anni, questi non assumono rilevanza: non si sovradimensiona una struttura per quelle esigenze, anche per ovvie ragioni di costo. Ma la manutenzione va migliorata", ha spiegato l'ingegnere Sandro Simoncini, docente presso l'Università La Sapienza di Roma e già consulente di Fs e Grandi Stazioni.