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Il Santo Padre parla a braccio durante l'Incontro mondiale delle Famiglie e invita i genitori a non tenere nel "nido" la propria prole
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"Ci vuole coraggio per sposarsi", lo ha detto Papa Francesco durante la messa celebrata in occasione dell'Incontro Mondiale delle Famiglie. Lo ha fatto parlando a braccio e uscendo, come è solito fare, dalla "liturgia". "Qualche mamma mi chiede di fare qualcosa per convincere il figlio a sposarsi e io rispondo: incominci lei a mandarlo via un po', che esca dal nido", ha detto ancora il Papa. Per poi rivolgersi direttamente ai giovani: "Nei momenti difficili, e tutte le famiglie li hanno, non prendete la strada facile quella magari di tornare dalla mamma, andate avanti e riscoprite l'amore".
Papa Francesco interrompe la sua omelia nella messa in Piazza San Pietro per l'Incontro Mondiale delle Famiglie - che pronuncia pur avendo delegato a presiedere la liturgia il cardinale Kevin Farrell, prefetto dei Laici, Famiglia e Vita - e prosegue parlando "a braccio": "Vediamo tanti giovani che non hanno coraggio di sposarsi, e tante volte qualche mamma mi dice: 'ma faccia qualcosa, parli a mio figlio, che non si sposa. Ha 37 anni'. 'Ma signora, non gli stiri le camicie, incominci lei a mandarlo un po' via, che esca dal nido'".
"Perché l'amore familiare - continua il Pontefice - anche spinge i figli a volare, insegna ai figli a volare e li spinge a volare. Non è possessivo, è di libertà sempre". "E poi nei momenti difficili, nelle crisi, tutte le famiglie ne hanno di crisi - sottolinea -, per favore, non prendere la strada facile, 'torno da mamma', no, andate avanti, con questa scommessa coraggiosa". "Ci saranno momenti difficili, ci saranno momenti duri, va' avanti sempre - aggiunge -. Tuo marito, tua moglie, ha quella scintilla di amore che avete sentito prima, lasciatela uscire da dentro, riscoprite l'amore, e questo ci aiuterà tanto nei momenti di crisi".
Il Papa non presiede la messa per il persistente dolore al ginocchio, vi assiste su una poltrona vicino all'altare sul sagrato vaticano, "armato" di bastone per camminare, ma non rinuncia, prima della liturgia, a fare il giro della piazza in "papamobile", con cinque bambine a bordo, tra le decine di migliaia di rappresentanti delle famiglie cattoliche convenuti a Roma dai cinque continenti per questo decimo Incontro Mondiale.
La famiglia è il primo luogo dove si impara ad amare - E nell'omelia afferma che "tutti voi coniugi, formando la vostra famiglia, con la grazia di Cristo avete fatto questa scelta coraggiosa: non usare la vostra libertà per voi stessi, ma per amare le persone che Dio vi ha messo accanto". Che "la famiglia è il luogo dell'incontro, della condivisione, dell'uscire da se stessi per accogliere l'altro e stargli vicino. È il primo luogo dove si impara ad amare", ma che "proprio mentre affermiamo la bellezza della famiglia, sentiamo più che mai che dobbiamo difenderla. Non lasciamo che venga inquinata dai veleni dell'egoismo, dell'individualismo, dalla cultura dell'indifferenza e dello scarto, e perda così il suo 'dna' che è l'accoglienza e lo spirito di servizio".
"Basta coi genitori ansiosi e iperprotettivi" - Il Papa dice un sonoro no ai genitori "ansiosi" e "iperprotettivi" che tarpano le ali ai figli preservandoli da "ogni minimo disagio e sofferenza". E spiega anzi che "non c'è cosa più incoraggiante per i figli che vedere i propri genitori vivere il matrimonio e la famiglia come una missione, con fedeltà e pazienza, nonostante le difficoltà, i momenti tristi e le prove".
E a conclusione di questi giorni del Meeting mondiale, in cui le famiglie cattoliche si sono confrontate sulla bellezza e le difficoltà della loro missione come "via di santità" ricorda che "la Chiesa è con voi, anzi, la Chiesa è in voi! La Chiesa, infatti, è nata da una Famiglia, quella di Nazaret, ed è fatta principalmente di famiglie".