Hassan fu accusato di essere uno dei componenti del commando che assassinò gli inviati del Tg3 da Ahmed Ali Rage, detto Gelle, anche lui somalo
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La Corte d'Appello di Perugia ha disposto un risarcimento di tre milioni e 181mila euro per ingiusta detenzione in favore di Hashi Omar Hassan, il somalo che ha scontato quasi 17 anni di carcere per gli omicidi di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin, giornalista e operatore del Tg3, uccisi a Mogadiscio il 20 marzo del 1994. Il somalo è stato poi assolto in un processo di revisione. A confermare la notizia è il legale di Hassan, Antonio Moriconi.
Hassan fu accusato di essere uno dei componenti del commando che assassinò gli inviati del Tg3 da Ahmed Ali Rage, detto Gelle, anche lui somalo. Sulla base di quella testimonianza, Hassan fu condannato a 26 anni di carcere dalla corte di assise di appello di Roma.
Gelle, rintracciato da "Chi l'ha visto", ammise di aver dichiarato il falso, ossia che non si trovava sul luogo del duplice omicidio e di aver accusato Hassan in quanto "gli italiani avevano fretta di chiudere il caso". In cambio della sua testimonianza, precisò il somalo, ottenne la promessa che avrebbe lasciato il paese africano, dove la situazione sociale era tesissima.
Il 19 ottobre 2016 la corte di appello di Perugia ha assolto definitivamente Hassan, stabilendo poi il maxi-risarcimento di oltre 3 milioni di euro per 6.363 giorni di ingiusta detenzione, quindi 500 euro al giorno.