Bergamo, l'uomo ha devoluto il denaro dell'acquisto alla moglie del presunto assassino di Yara Gambirasio
Ha seguito ogni udienza del processo di Bossetti, si è convinto della sua innocenza e ha conosciuto anche i suoi familiari. Ora, Pietro Bagnoncelli, imbianchino di Capriate San Gervasio in provincia di Bergamo, ha scritto anche una pagina di altruismo all'interno di una storia fatta di ombre e sofferenza. Dopo aver infatti messo in vendita, senza risultati, l'automobile del presunto assassino di Yara Gambirasio, ha deciso di acquistarla in proprio, devolvendo la somma alla moglie e ai figli dell'uomo condannato all'ergastolo.
"Quando l'auto è stata dissequestrata - ha raccontato Pagnoncelli a "Il Giorno" - ho pensato di venderla, in accordo con la famiglia. Ma tutti coloro che erano interessati si tiravano regolarmente indietro non appena venivano a sapere chi era il proprietario. Alla fine mi sono stancato e ho deciso. L'ho pagata 500 euro, più 440 euro per il passaggio e 350 per altre partiche". Sul suo profilo Facebook, l'imbianchino di Capriate ha annunciato il nuovo acquisto, effettuato il giorno del suo compleanno, rivolgendo anche un pensiero a Bossetti: "Spero che possa ritornare presto dai suoi figli e dalla moglie che lo stanno aspettando a braccia aperte".
In attesa della data dell'udienza del processo di appello, i sostenitori dell'imputato per l'omicidio di Yara hanno intanto raccolto oltre mille firme, con una petizione online lanciata all'inizio dell'anno, per chiedere la ripetizione del test del Dna.