La società idrica: "Prenderemo subito contatti con la famiglia per verificare le motivazioni che hanno prodotto tale ammontare. Cercheremo di comprendere come si è giunti a questa situazione"
© ansa
Una donna invalida di 88 anni, Caterina Giovinazzo, residente a Camporosso (Imperia), si è sentita male dopo aver scoperto di aver ricevuto una bolletta dell'acqua da 15.339 euro e di aver già pagato una prima quota del debito - 7.669 euro - tramite la Banca di Caraglio di Camporosso incaricata di coprire le sue spese. L'88enne è stata trasportata in ambulanza in codice rosso all'ospedale Borea di Sanremo e ora si trova nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni sono critiche. Lo riporta La Stampa. "Prenderemo subito contatti con la famiglia per verificare le motivazioni che hanno prodotto tale ammontare. Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto alla signora. Nel caso si dimostri che l’errore sia dovuto a noi non verserà proprio nulla. Cercheremo di comprendere come si è giunti a questa situazione", ha fatto sapere la società idrica. I parenti della donna stanno valutando di rivolgersi a un legale.
Secondo il racconto dei parenti, la bolletta è relativa al periodo agosto-ottobre. Il 14 novembre, è arrivata alla banca ed è stata pagata in automatico. A riportare all'anziana i dati della bolletta è stata la nuora. Subito dopo la conversazione, l'88enne si è sentita male.
A rendersi conto che la bolletta era sbagliata sono stati i figli e il fratello della donna, che, come riporta La Stampa, "spulciando le bollette precedenti hanno trovato conferma che il consumo massimo dell'abitazione della donna indicava solo una manciata di metri cubi per i quali erano stati pagati massimo 65 euro, ma la bolletta contestata dalla famiglia segnala, invece, che Caterina Giovinazzo avrebbe utilizzato dal 21 febbraio scorso al 31 ottobre 4182 metri cubi d'acqua".
"Mi sono recato insieme a mio nipote all'ufficio della società di Camporosso per segnalare il fatto. L'impiegata ha confrontato i dati dell'azienda e quelli da noi forniti e si è accorta che quanto rilevato in bolletta non corrispondeva a quanto riportato in fattura. Siamo riusciti a ottenere che l'istituto di credito rimettesse sul conto di mia sorella la somma già versata e non coprisse, per il 4 marzo 2024, nemmeno gli altri 7.669 euro a saldo. Ma ciò che la società, forse, potrebbe considerare solo un errore banale oggi rischia di costare la vita a mia sorella", ha spiegato il fratello dell'anziana.
Successivamente, per la precisione lunedì, il figlio della donna ha scritto alla società per regolarizzare la posizione della mamma, allegando foto dei contatori che riportano i consumi reali. "Non mi hanno risposto. Pagheremo solo il dovuto. Prima di inviare una bolletta del genere a una pensionata invalida avrebbero potuto far ricontrollare il contatore da un altro tecnico. Allo sportello abbiamo scoperto che sono state spedite altre bollette errate, ma nessuna riportava un ammontare così elevato", ha dichiarato l'uomo.