Il figlio:"In difficoltà dopo la crisi"
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Un imprenditore 69enne titolare di un'azienda, la TGM, che opera nella componentistica per mobili, si è tolto la vita all'interno di un capannone ad Aviano (Pordenone). A scoprire il cadavere dell'uomo, Galliano Moro, è stato il figlio che ha riferito di una situazione di grave difficoltà dovuta alla crisi economica. Sulla vicenda indagano i carabinieri, che hanno già escluso la responsabilità di terzi.
Moro aveva fondato la "Tgm" nel 1975 cominciando a produrre "antine" per cucina. Il figlio, Fabio ha confermato agli investigatori gravi difficoltà nel pagamento degli stipendi agli otto dipendenti e prospettive negative per il futuro dell'azienda. L'imprenditore non ha lasciato alcun messaggio. Il corpo è stato trovato in un vano magazzino proprio dal figlio e dopo alcune ore di ricerche.
La solidarietà - "Unindustria Pordenone e il suo presidente, Michelangelo Agrusti, si stringono attorno alla famiglia di Galliano Moro, solidali in questo momento di dolore straziante per una morte che, ancora una volta, colpisce un imprenditore travolto dall'insopportabile peso di una crisi che sempre piu' spesso, oltre al lavoro, toglie anche la dignita'". E' la nota di cordoglio diffusa poco fa dagli Industriali pordenonesi. "Ancora un episodio che segnala con pesantezza la condizione di tante aziende medie e piccole"