Più prevenzione e meno "nomadismo", ma si beve ancora troppo
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Calano del 60% le vittime delle cosiddette stragi del sabato sera. Lo confermano i dati dell'Osservatorio Il Centauro-Asaps, l'Associazione sostenitori Polstrada, che ha monitorato le 16 ore che vanno dalle 22 del venerdì alle 6 del sabato e la stessa fascia tra sabato e domenica, con almeno un conducente coinvolto 'under 30'. Furono 917 nel Duemila, 363 due anni fa, 81 (oltre a 199 feriti, in 121 incidenti) nel primo semestre 2014.
Le regioni più colpite dal gennaio scorso sono Lombardia (21 sinistri e 17 vittime), a sorpresa la Sicilia (15-10), Emilia Romagna e Veneto (14-6), Campania (14-10), Lazio (10-11). Importanti, ai fini della diminuzione degli incidenti, le nuove leggi e un più intenso utilizzo dell'etilometro: da 200.000 controlli l'anno nel 2006 a quasi due milioni nel 2013 da parte di Polstrada, Cc e Polizie locali.
"I dati - commenta il presidente Asaps, Giordano Biserni - dimostrano come questa tipologia di incidenti, che hanno falciato tante giovani vite, stia diminuendo al nord dove ha inciso anche un cambio del modello del divertimento, con un minor nomadismo notturno e più 'movide' in città (dove l'alcol la fa ancora da padrone).
Sta invece percentualmente crescendo al sud, dove forse la mobilità da divertimento nelle notti del fine settimana è in espansione su una rete stradale oggettivamente più pericolosa specie la notte, con strade meno illuminate e segnaletica confusa, dove servirebbe un potenziamento delle campagne informative e dei controlli".