Nel 2019 il Vecchio Continente ha fatto registrare le temperature più alte dalla seconda metà del XIX secolo. E si rischia che prima del 2050 il Polo Nord sia privo di ghiaccio
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Il 2019 è stato l'anno più caldo mai registrato per l'Europa con temperature medie di quasi 2 gradi al di sopra quelle registrate dalla seconda metà del XIX secolo. Il rapporto sullo stato del clima in Europa di Copernicus, il programma per l'osservazione della Terra dell'Ue, rileva come ben 11 dei 12 anni più caldi di sempre si siano verificati dal 2000 a oggi. E nell'estate 2050 il Polo Nord potrebbe essere libero dai ghiacci.
I dati, diffusi nella 50esima Giornata mondiale della Terra, parlano di mesi bollenti a febbraio, giugno e luglio; siccità, piogge intense e scioglimento dei ghiacci in Groenlandia. Il Copernicus Climate Change Service, in collaborazione con Copernicus Atmosphere Monitoring Service, rivela anche che i livelli di concentrazioni di CO2 nell'atmosfera continuano ad aumentare.
I dati mostrano che gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi mai registrati e il 2019 è il secondo anno più caldo di sempre nel mondo. Il periodo dal 2010-2019 ha registrato temperature da record. L'anno appena trascorso ha registrato temperature superiori alla media del periodo 1981-2010 di 0,6 gradi centigradi e la temperatura media degli ultimi 5 anni è stata maggiore di 1,1 e 1,2 gradi centigradi rispetto al livello preindustriale definito dall'Ipcc.
Con il 2019, l'Europa ha vissuto il suo anno solare più caldo, di poco superiore al 2014, 2015 e 2018. Inoltre, secondo le misurazioni satellitari delle concentrazioni globali di CO2 atmosferica, in quest'anno la CO2 ha continuato a crescere.
Le conseguenza dell'innalzamento delle temperature non finiscono qua. Secondo uno studio diretto da Dirk Notz dell'Università di Amburgo, frutto della collaborazione di un team internazionale di ricercatori provenienti da 21 istituti in tutto il mondo, il Mar Glaciale Artico potrebbe ritrovarsi del tutto libero dai ghiacci in estate anche prima del 2050. L’efficacia delle misure messe a punto per la protezione del clima determinerà quanto frequentemente e per quanto a lungo il fenomeno potrebbe vereficarsi.