Voli cancellati, aeroporti deserti. Ma ora per le compagnie aeree salta fuori un altro problema. Tenere gli aerei a terra costa e parcheggiarli in aree di sosta è un salasso che nessuno si può permettere
Mosca: la partenza del primo dei 9 aerei di aiuti messi a disposizione dalla Russia per l'emergenza coronavirus in Italia © Ansa
La crisi gravissima del settore aereo provocata dalla pandemia di coronavirus sta mandando in tilt l'intero settore aereo. Quasi tre velivoli su quattro sono a terra, corridori aerei vuoti, equipaggi fermi. Una paralisi senza precedenti che costringe le compagnie aeree, già sprofondate in una situazione critica con perdite che potrebbero superare i 130 miliardi di dollari, a dover gestire un problema mai affrontato finora: trovare un posto a terra per tutti gli aerei.
Una paralisi senza precedenti che costringe le compagnie aeree ad affrontare un problema che non si era mai posto. Il parcheggio, Oltre alla corsa frenetica per assicurarsi uno spazio, quelli a disposizione sono insufficienti, bisogna anche pagarlo, aggiungendo così una nuova voce a bilancio.
Il costo medio in un aereoporto europeo per tenere un aereo in sosta è adi 285 dollari l'ora. In tempi normali. precoronavirus, in qualsiasi momento c'erano in cielo 20mila velivoli, ma ora bisogna piazzarli nelle aeree di servizio, ma il sistema non è pronto. Quindi cosa fare? Nessuno lo sa. Ma così facendo si mettono a rischio i cosiddetti "slot", ma soprattutto il diritto al traffico e le regole che impongono i vettori a effettuare almeno l'80% dei voli mantenere negli aeroporti le fasce di orario per l'anno successivo.