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Conte: "Qualche ritocchino ci sarà, dobbiamo scongiurare in ogni caso una terza ondata". Il vaccino ormai a un passo dall'Europa, von der Leyen: prime dosi entro 15 giorni
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Bisogna inasprire le misure e aumentare i controlli. Sono queste le indicazioni che il Comitato Tecnico Scientifico ha messo nero su bianco al termine di una riunione fiume che ha visto gli esperti spaccarsi in particolare sulle misure più pesanti, da zona rossa. A ventilare l'ipotesi di un lockdown natalizio era stato il ministero della Salute, per voce del direttore della Prevenzione Gianni Rezza, che ha cercato invano la sponda degli tecnici.
Conte: "Sulle misure in arrivo qualche ritocchino" "E' stata una riunione difficile e intensa - ammette il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo -. Alla fine abbiamo raggiunto un punto d'incontro e condiviso all'unanimità la necessità di inasprire le misure di contenimento del contagio. Al ministro Roberto Speranza e al governo abbiamo quindi suggerito di considerare quanto previsto dalla normativa già in vigore". E in serata è lo stesso premier, Giuseppe Conte, ad annunciare il "piano per le festività natalizie" con un "ritocchino" che porterà a "qualche misura ulteriore".
Assembramenti e spostamenti: il piano del Viminale per i controlli Al momento il piano previsto dal ministero dell'Interno prevede l'impiego di 70mila agenti ai quali saranno affiancati i militari già al lavoro su Strade Sicure. Il governo, intanto, incontrerà le Regioni proprio per capire se e come attuare eventuali nuove strette per evitare i pericolosi assembramenti visti nel weekend e scongiurare spostamenti non strettamente necessari. Il Cts raccomanda di vigilare in particolare sui luoghi chiusi o dove è possibile togliere la mascherina. I governatori, dal canto loro, pretendono "chiarezza" ma non sono pochi a chiedere a Palazzo Chigi misure diverse in base ai dati del contagio, scongiurando quindi un'unica grande zona rossa.
Si accelera sull'ok al vaccino Pfizer: il 21 dicembre riunione dell'Ema Intanto l'Europa accelera sul vaccino contro il coronavirus. Dopo il pressing portato avanti per giorni dal ministro tedesco della Salute, Jens Spahn, e le indiscrezioni diffuse da Bild su un'autorizzazione anticipata al 23 dicembre, è arrivata l'ufficialità dell'Ema. L'Agenzia europea del farmaco si riunirà infatti il 21 dicembre per valutare il farmaco di Pfizer-BioNTech (già in uso in Regno Unito, Canada e Stati Uniti). L'Agenzia punterebbe ad un via libera già prima di Natale. Secondo i tempi annunciati dall'Ema, l'approvazione dovrebbe comunque arrivare non oltre il 29 dicembre.
Von der Leyen: "Primi vaccinati in Ue entro fine 2020" "Probabilmente i primi europei saranno vaccinati prima della fine del 2020", annuncia la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia "porterà a termine la sua valutazione il prima possibile e solo una volta che i dati sulla qualità, sicurezza ed efficacia del vaccino saranno sufficientemente solidi e completi per determinare se i benefici del vaccino superano i suoi rischi". E, a quel punto, "la Commissione europea accelererà il suo processo decisionale" per dare l'autorizzazione all'immissione in commercio del farmaco.
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