L'inchiesta a Milano

Inchiesta su Stefania Nobile e Davide Lacerenza: trovato (e bloccato) conto in Lituania | Pm a caccia del tesoretto della gintoneria

Poche migliaia di euro ma si parla di decine di milioni di euro fatti uscire dall'Italia. Sospetti su investimenti in Albania

06 Mar 2025 - 13:15

Gli inquirenti hanno trovato e subito bloccato un conto in Lituania, con dentro 33mila euro, riconducibili a Stefania Nobile e Davide Lacerenza indagati a Milano nell'inchiesta con al centro lo spaccio e lo sfruttamento della prostituzione all'interno della Gintoneria. Sono stati gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano a seguire le tracce finanziarie a caccia del vero tesoretto. La pm Francesca Crupi, che ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari Stefania Nobile, l'ex compagno Davide Lacerenza e un presunto factotum, punta alle piste estere. Altri 40mila euro circa sono stati sequestrati su conti italiani e 10mila euro cash erano, invece, nel privé La Malmaison. L'ipotesi è che gran parte del denaro degli affari illeciti sia finita all'estero, anche con investimenti in Albania. 

Stefania Nobile e l'ex compagno martedì 11 marzo davanti al gip

 Sono stati fissati per martedì 11 marzo gli interrogatori di garanzia, davanti alla gip di Milano Alessandra Di Fazio, di Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, dell'ex compagno Davide Lacerenza e del presunto factotum Davide Ariganello, tutti e tre finiti ai domiciliari nell'inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, coordinata dalla pm Francesca Crupi, su un presunto giro di droga e prostituzione con al centro la Gintoneria e il privé La Malmaison.

Milano, arrestati la figlia di Wanna Marchi e il suo ex Davide Lacerenza

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Il "pacchetto" per il clienti vip

 Per i clienti speciali, come ereditieri, imprenditori romagnoli o trentini, youtuber, giornalisti di gossip, influencer, e qualche rappresentante di seconda fila delle forze dell'ordine, come emerso dalle indagini, c'era un privé con la moquette rosa e un soppalco per il sesso a pagamento. Per loro, come per quelli che optavano per il servizio di delivery a casa, c'era il pacchetto fatto di bottiglie di pregio, cocaina ed escort. Nelle intercettazioni compiute durante l'indagine viene anche fuori il linguaggio volgare e in codice usato da Lacerenza per parlare delle droghe e delle escort.

Sequestrati 900mila euro

 Nell'indagine è stato anche emesso un decreto di sequestro che ha colpito il locale e il privé e anche per una cifra di 900 mila euro, il presunto provento di autoriciclaggio, una delle accuse ipotizzate a vario titolo con il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di stupefacenti. "Escludo totalmente che Stefania Nobile abbia favorito o sfruttato la prostituzione, anche perché, stando alla stessa imputazione, lei non ha dato alcun apporto diretto né ha ricevuto lucri diretti", ha spiegato l'avvocato Liborio Cataliotti, che ha chiarito che a Nobile non è stata applicata la misura per fatti di droga e che l'accusa relativa alla prostituzione le viene imputata "perché i proventi sono andati alla società di cui lei è ritenuta amministratrice di fatto". E ha preannunciato immediata istanza al Riesame contro l'arresto.

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