Fotogallery - Il padre dello youtuber in Ferrari senza cintura
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Eseguita l'autopsia sul corpo del bimbo deceduto nello schianto: la settimana prossima il via libera al funerale
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Sull'incidente di Casal Palocco dove ha perso la vita un bimbo a seguito dello schianto di una Lamborghini contro una Smart, prosegue l'indagine digitale da parte degli utenti nei confronti dello Youtuber Matteo Di Pietro. A scatenare una nuova polemica ci pensa un video di qualche mese fa realizzato dalla crew TheBorderline e che ha, in parte, come protagonista il padre dello youtuber, Paolo Di Pietro. A guidare una supercar stavolta è proprio il genitore. E nelle strade di Roma si vede mentre circola a velocità sostenuta (anche se il figlio sottolinea in modo imbarazzato che vengono rispettati i limiti) ma soprattutto senza cintura di sicurezza (mentre il figlio la indossa anche se il colore della giacca la mimetizza).
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Auto costose e soprattutto veloci, un sogno che il padre di Matteo Di Pietro coltivava da sempre e che è riuscito a coronare grazie alla sfida lanciata dagli youtuber. "Siamo in città, non possiamo sfruttare al massimo la potenza", dice Matteo al genitore il quale risponde con "purtroppo". Ma il rombo del motore Ferrari fa intuire che il piede sull'acceleratore non va leggero. E sembra un triste presagio di quanto poi accadrà diversi mesi dopo. Testimoni dell'incidente di Casal Palocco hanno detto che i ragazzi a bordo della Lamborghini per giorni hanno attraversato quelle strade ad alta velocità.
Paolo Di Pietro era già stato oggetto di articoli in passato visto il lavoro che faceva. Era Cassiere per la presidenza della Repubblica quando come consigliere dei presidenti Scalfato e Ciampi c'era Gaetano Gifuni e scoppiò lo scandalo della Tenuta di Castelporziano. Secondo l'accusa erano stati fatti sparire circa 4 milioni e mezzo di euro e nel mirino era finito un gruppetto di dipendenti del Quirinale, tra cui Di Pietro. L'indagine penale non arrivò mai in aula ma quella della Corte dei Conti finì per "punire" quelli che considerava colpevoli. A Paolo Di Pietro, secondo il quotidiano Repubblica, fu chiesto un risarcimento di 400mila euro. Ma poi anche la decisione della Corte dei Conti fu annullata per un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Cavilli legali, insomma.
Svolta l'autopsia sulla vittima Intato i magistrati sono in attesa dei risultati dell'autopsia sul corpo del piccolo che ha perso la vita a Casal Palocco. Il pm titolare dell'indagine, che vede iscritto nel registro degli indagati per i reati di omicidio stradale e lesioni Matteo Di Pietro, il ventenne che era alla guida del Suv Lamborghini, ha affidato l'esame autoptico al policlinico di Tor Vergata. Solo dopo, e quindi all'inizio della settimana prossima, verrà dato il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia per procedere con l'esequie. La Procura di Roma ha affidato una consulenza sui telefonini dei cinque ventenni che erano a bordo del bolide blu. L'obiettivo degli inquirenti è in primo luogo quello di verificare se sul cellulare di Mattea Di Pietro ci siano video girati nella fase precedente, durante o anche successiva all'impatto.