corpi sbalzati fuori dalla cabina

Incidente funivia Faito, la telecamera della stazione a monte ha ripreso la tragedia

Dalle immagini, acquisite agli atti dell'inchiesta, si vede la cabina che torna indietro, mentre ondeggia vorticosamente prima di sparire nella nebbia. Identificate tutte le vittime e il ferito

18 Apr 2025 - 19:26

Il video di una telecamera che si trova nella stazione di Monte Faito ha ripreso parte della tragedia avvenuta giovedì pomeriggio nel Napoletano, dove una cabina della funivia è precipitata provocando quattro morti e un ferito grave. Dalle immagini, acquisite agli atti dell'inchiesta, si vede la cabina che torna indietro, mentre ondeggia vorticosamente prima di sparire nella nebbia.

Da questo momento in poi gli investigatori della polizia possono solo ipotizzare cosa sia successo: la cabina potrebbe essere deragliata e poi caduta oppure, ondeggiando, potrebbe avere urtato violentemente un pilone prima di precipitare. Tutti gli occupanti sono stati sbalzati fuori dalla cabina.

Identificate tutte le vittime e il ferito: ecco chi sono

 Intanto sono state identificate tutte le vittime. Si tratta di:

  • Janan Suliman, una ragazza araba con cittadinanza israeliana nata nel 1999;
  • Elaine Margaret Winn, inglese nata nel 1967;
  • Graeme Derek Winn, inglese fratello di Elaine Margaret, nato nel 1960.

Questi tre morti si aggiungono all'operatore della cabina Carmine Parlato, 59enne nato a Vico Equense. Il fratello di Janan, Thaeb Suliman di 23 anni, è l'unico sopravvissuto ora ricoverato in condizioni critiche ma stabili presso l'Ospedale del Mare di Napoli.

Federfuni: "Funivia caduta forse per un evento straordinario"

 Secondo il presidente di Federfuni, Andrea Formento, sarebbe stato un evento straordinario a provocare la caduta della funivia del Monte Faito. Le manutenzioni e i controlli "sono periodici, giornalieri, settimanali, mensili stagionali e sono svolti sia da personale delle aziende, che gestisce impianti di risalita, sia da personale di ditte esterne di comprovata esperienza capacità e professionalità". Premesso che "è assolutamente presto per poter fare una analisi di quanto accaduto", secondo Formento c'è "l'assoluta garanzia" del "mantenimento in sicurezza degli impianti di risalita esistenti" in Italia, compresa la funivia del Faito. Inoltre, ha proseguito il presidente di Federfuni, "per ogni impianto è nominato un direttore di esercizio, un professionista quasi sempre esterno alla società di gestione. E ci sono organi ministeriali che puntualmente verificano che tali interventi siano effettuati regolarmente e con attenzione, intervenendo, in caso di problematiche, con provvedimenti affidabili per garantire la sicurezza delle persone trasportate".

L'età della funivia non sarebbe tra le cause dell'incidente

 Secondo Federfuni non c'entrerebbe nell'incidente neanche l'età della funivia. Non è infatti corretto parlare, ha spiegato Formento, di "anni di esercizio degli impianti", perché c'è "una continua verifica del mantenimento dei livelli di sicurezza delle strutture e degli organi in movimento degli impianti stessi, che è assolutamente normata e che impone alle società esercenti di effettuate periodicamente dei controlli". Da studi sui mezzi di trasporto, quelli a fune per casistiche e numero di incidenti sono classificati come i più sicuri.

Funivia precipitata, i soccorsi resi difficili dalla vegetazione molto fitta

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Eav: "Nei mesi scorsi effettuate tutte le prove previste"

 Nei mesi precedenti all'apertura sono state effettuate tutte le prove previste dalla normativa. Lo ha precisato Umberto De Gregorio, presidente di Eav, l'azienda che gestisce la funivia del Faito. Il direttore d'esercizio della funivia "è persona di grande qualità umana e professionale, Scrupoloso e attento. Si dovrà chiarire cosa è successo. Daremo, come sempre e come ovvio, la massima collaborazione alle autorità che svolgono le indagini".

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