Grave un ciclista nel Bellunese, 49enne recuperato in un dirupo nel Vicentino
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Inizio di weekend funesto per gli incidenti in montagna. In Trentino un alpinista di 62 anni, le cui generalità non sono ancora note, è morto per cause in via di accertamento a Cima Payer. L'incidente è avvenuto nella zona compresa tra il Corno di lago Scuso e il ghiacciaio del Pisgana nel gruppo dell'Adamello. Le squadre del Soccorso alpino e della Guardia di finanza sono in azione per il recupero della salma. Altri due gravi incidenti si sono verificati sulle montagne bellunesi. Un'escursionista tedesca ha perso la vita e un ciclista è in gravi condizioni.
La Centrale del 118 è stata contattata da un uomo, che aveva visto precipitare la compagna di escursione, mentre stavano percorrendo il tratto dell'Alta Via numero 2, sotto il Passo delle Farangole verso il Rosetta, in Valle delle Comelle a Canale d'Agordo. La donna era inciampata, cadendo da un salto di roccia poco prima della Torcia. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato un sopralluogo, rinvenendo il corpo senza vita alcune decine di metri più sotto.
Sono gravi le condizioni di un ciclista che, scendendo in e-bike assieme alla figlia la strada militare che da Fodara, nel Bellunese, porta a Campocroce e Ra Stua, all'altezza delle serpentine ha perso il controllo della bici, uscendo da un tornante e precipitando per oltre 50 metri, l'allarme lanciato attorno alle 11 da alcuni passanti. L'infortunato, un 64enne di Feltre (BL), raggiunto da una squadra del Soccorso alpino di Cortina e della Guardia di finanza, è stato poi preso in carico dall'equipe medica e dal tecnico di elisoccorso di Falco 2, sbarcati nelle vicinanze. Imbarellato e issato a bordo con un verricello di 60 metri, è stato trasportato all'ospedale di Belluno a causa del possibile politrauma riportato. I soccorritori hanno poi provveduto a riaccompagnare la figlia e a portare a valle le biciclette.
Sembrerebbe a lieto fine invece, la disavventura di un escursionista scivolato in un dirupo non distante dal ponte tibetano di Schio, nel Vicentino. Il 49enne di Valdagno, incrociando delle persone lungo il sentiero 99, si era spostato sul bordo per lasciarle passare e, perso l'equilibrio, era ruzzolato una decina di metri, a lanciare l'allarme i presenti. L'uomo, che era riuscito a risalire autonomamente, ma lamentava un dolore alla testa. L'elicottero lo ha quindi portato al Rifugio Campogrosso per una prima verifica delle condizioni e accompagnato all'ospedale di Santorso per gli approfondimenti del caso. Sul posto è intervenuta una squadra di soccorritori per eventuale supporto nelle operazioni.