Secondo gli agenti e i pm, Jonathan Maldonato avrebbe fatto irruzione della villetta sequestrata il 18 maggio, nella quale abitava con la donna, al fine di inquinare le prove contro di lui
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Emergono nuovi sospetti contro Jonathan Maldonato, il 36enne arrestato con l'accusa di aver tentato di uccidere sua moglie Soukaina El Basri, l'influencer di Biella che si fa chiamare Siu che nel frattempo è uscita dal coma. Secondo gli agenti e la Procura, l'uomo avrebbe violato i sigilli dell'abitazione, sequestrata il 18 maggio e nella quale abitava con la donna, al fine di inquinare le prove contro di lui. A sostegno di questa ipotesi ci sarebbe un cappotto spostato da una sedia, sulla quale si trovava al momento del sequestro, al tavolo della cucina, dove è stato trovato successivamente. Il quadro emerge dal provvedimento di fermo, che evidenzia le incongruenze nel racconto di Maldonato.
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Come riporta il Corriere della Sera, l'irruzione di Maldonato nella villetta sequestrata sarebbe avvenuta il 20 maggio, come sembra confermare il rilevamento dell'auto dell'uomo parcheggiata vicino all'abitazione per quasi un'ora. Secondo i pm, alla base della vicenda ci sarebbe un litigio scoppiato fra i due la mattina del 16 maggio.
La donna nel frattempo è uscita dal coma: resta comunque ricoverata nel reparto di rianimazione.
Il 36enne, dal canto suo, ha continuato a dichiararsi innocente e a giurare di non aver mai fatto del male alla moglie Siu. Negando ogni accusa, l'uomo ha anzi dichiarato di aver menti agli operatori del 118, e di conseguenza agli inquirenti, come richiesto dalla donna stessa. Una "prova" del fatto che le voleva bene, a suo dire. Se inizialmente Maldonato aveva dichiarato che l'influencer fosse scivolata e caduta accidentalmente contro lo spigolo di un mobile, in una seconda versione dei fatti fornita nell'interrogatorio ha affermato di aver sorpreso la moglie mentre tentata il suicidio. Il 36enne ha raccontato di essere quindi intervenuto per bloccare Siu dal suo intento, senza però riferire quale fosse l'arma o l'oggetto con cui la donna volesse suicidarsi, e di essere stato indotto dalla consorte stessa a riportare alle autorità la versione dello spigolo. "Mi ha detto il mobile, il mobile", ha detto Maldonato agli inquirenti. "E allora io sono andato ad appoggiare la mano sporca di sangue sul mobile".
Come emerso dai tabulati telefonici, il 16 maggio Maldonato è uscito di casa alle 6:40 ed è rientrato intorno alle 7:10. Nell'arco di quella mezz'ora la moglie Siu ha tentato di chiamarlo sul cellulare molte volte. Circostanza che induce i pm a immaginare che "fra i due sia insorta una lite", come si legge nel provvedimento di fermo. Appena rientrato a casa, Maldonato ha visto Siu che preparava una valigia in vista di un viaggio a Como, ufficialmente per un ingaggio come influencer anche se gli inquirenti non escludono "l'eventuale volontà di abbandonare l'abitazione". Il motivo del viaggio programmato sarebbe proprio alla base del presunto litigio.