La relazione annuale ha mostrato un leggero calo dei numeri rispetto agli anni precedenti, ma l'opposizione richiama il governo: "Servono più controlli e investimenti"
Le denunce di infortuni sul lavoro nei primi 8 mesi del 2023 sono state 383.242, in calo del 20,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e dell'8,1% rispetto al 2019, anno pre-pandemia. Le denunce con esito mortale sono 657, 20 in meno rispetto al periodo gennaio-agosto 2022, e 28 in meno rispetto al 2019. Sono i dati anticipati dal commissario straordinario dell'Inail, Fabrizio D'Ascenzo, in occasione della relazione annuale. Seppur in leggero calo rispetto agli anni precedenti, i numeri restano allarmanti: se nel 2022 ci sono stati 1208 morti sul lavoro, ovvero 100 al mese, al momento la media è di 82.
Il commissario straordinario dell'Inail Fabrizio D'Ascenzo ha presentato al ministro del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone e alle autorità presenti l'ultima relazione che illustra l'andamento degli infortuni sul lavoro, della prevenzione e degli obiettivi per le sfide del futuro. I numeri sono in discesa, ma con 657 morti nei primi otto mesi del 2023, si tratta comunque di una media di 82 decessi al mese, rispetto ai 100 avvenuti nell'arco dell'intero 2022. D'Ascenzo ha sottolineato, in particolare, "la necessità di pianificare efficaci strategie per abbattere il numero degli incidenti" grazie al lavoro comune di imprese e istituzioni.
"I numeri presentati dall'Inail sono terrificanti, un vero e proprio bollettino di guerra: 100 morti al mese solo perchè lavoravano", ha affermato il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Frantoianni nel commentare gli ultimi dati. Secondo il parlamentare dell'Allenaza Verdi Sinistra, i rappresentati delle istituzioni dovrebbero "andare oltre le solito parole di cordoglio" e intensificare i controlli e la formazioni nelle aziende. Anche la sentrice del Pd Annamaria Furlan ha richiamato il governo: "Servono investimenti e più ispettori del lavoro".
"C'è un grande sforzo per investire in sicurezza e prevenzione. I numeri, al netto dei casi Covid, dicono che gli infortuni sul lavoro con esito mortale stanno diminuendo. Sappiamo, però, che anche solo una vita persa è una sconfitta del sistema". Così il ministro Marina Calderone risponde alle accuse dell'opposizione, sottolinenado l'impegno del governo sul tema della salute e sicurezza sul lavoro. Nel fascicolo che il Ministero del Lavoro presenterà per la Legge di Bilancio, chiederà "lo sblocco di una parte dell'avanzo Inail per ulterori investimenti in formazione e prevenzione sul lavoro".