L'iniziativa del governo punta a sensibilizzare i cittadini e spingerli a utilizzare l'applicazione per prevenire i contagi e proteggere se stessi e gli altri: ad oggi sono 6 milioni e mezzo i download
A poche ore dal nuovo Dpcm dal governo torna l'invito da parte del governo a scaricare Immuni, l'applicazione di tracciamento per individuare prontamente i nuovi casi di positività ed evitare ulteriori focolai. Col rischio sempre più concreto di una seconda ondata, l'utilizzo dell'app resta fondamentale: più persone la usano, più è facile spezzare la catena del contagio.
Gratuita e volontaria - Le regole chiave sono sempre le stesse: usare la mascherina, rispettare il distanziamento e lavarsi spesso le mani. Ma anche la tecnologia diventa essenziale per scongiurare una nuova emergenza. Immuni è scaricabile su base volontaria ed è gratuita. Quando si è stati a contatto con un positivo che a sua volta ha scaricato l'app, arriva una notifica che informa del rischio. In questo modo è possibile isolarsi per proteggere se stessi e gli altri.
Sicura e anonima - Non ci sono rischi per la privacy: ogni utente è identificato con un codice crittografato, senza nome e geolocalizzazione, e i telefoni comunicano tramite il sistema bluetooth. L'app è scaricabile sia con Apple che con il sistema Android. Ad oggi i download sono stati quasi 7 milioni: tanti ma non ancora sufficienti per massimizzare l'efficienza del sistema di tracciamento.
Comunica con altre app Ue - Dal 19 ottobre Immuni è inserita nel sistema europeo di tracciamento per il coronavirus insieme alle app di Irlanda e Germania. Dal 26 ottobre a questo network europeo si aggiungeranno le app nazionali eRouška della Cechia, Smitte|stop della Danimarca, Apturi Covid della Lettonia e Radar Covid della Spagna, mentre altre app saranno collegate al sistema a novembre. Come funziona? Agli utenti è sufficiente installare una sola app e, quando viaggeranno in un altro Paese europeo che partecipa all'iniziativa, potranno continuare a beneficiare del tracciamento dei contatti e a ricevere messaggi di allerta, indipendentemente dal fatto che si trovino all'estero o nel Paese di origine.