C'è ancora incertezza sulle regole d'uso dei monopattini, così le opposizioni tornano all'attacco della sindaca Appendino
© ufficio-stampa
Dopo le multe, due da mille euro, e le polemiche che hanno portato alle dimissioni del comandante della polizia municipale Emiliano Bezzon, il primo incidente. Un monopattino ha investito su un marciapiede di Torino un pedone, una donna 56enne di origini moldave, ferita in modo lieve. L'uomo alla guida del mezzo è stato identificato dai vigili urbani; potrebbe essere sanzionato. Il condizionale è d'obbligo, dal momento che c'è ancora incertezza sulle regole d'uso dei monopattini. E le opposizioni tornano all'attacco della sindaca Appendino: "Si dimetta, ha messo a rischio tutti i torinesi".
Opposizioni contro il sindaco di Torino - L'incidente è avvenuto in corso Giulio Cesare. Per Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega in Comune e assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, "assurdo non è che ci sia stato un incidente, cosa che purtroppo era preventivabile, ma che l'amministrazione di Torino non abbia previsto una possibilità così plausibile e abbia incentivato e promosso un uso deregolamentato dei monopattini".
"In questo modo - accusa l'esponente del Carroccio - Appendino e i suoi assessori hanno esposto i cittadini non soltanto al rischio di multe, ma anche a quello di trovarsi a dover affrontare un sinistro stradale senza avere dalla propria alcun tipo di regolamento per il mezzo che stanno guidando. Senza parlare poi del rischio per i pedoni".
"Cosa capiterà, adesso, a chi si trova, come in questo caso, coinvolto da un incidente mentre guidava un monopattino? Cosa capiterà a chi è stato investito? Difficile dirlo - osserva ancora Ricca - visto che fino ad oggi né il Comune né il governo hanno detto parole chiare e Appendino oltre alle campagne social non ha parallelamente lavorato per fare sì che questi mezzi non diventassero un rischio per i torinesi".
Dura anche la reazione di Fratelli d'Italia. La parlamentare Augusta Montaruli rinnova l'invito ad Appendino a dimettersi e chiede al Comune di risarcire la donna infortunata. "Da quanto abbiamo appreso - dice la deputata - la signora non ha fortunatamente riportato ferite gravi, ma questo non alleggerisce le responsabilità politiche del sindaco Appendino. Quanto tempo passerà - si chiede Montaruli - prima che qualche altro pedone faccia le spese di questo far west di monopattini elettrici senza regole? Non ci resta che rinnovare il nostro invito al sindaco Appendino: si dimetta per il bene dei torinesi. Questa città - conclude - merita di più".
A Torino, nei giorni scorsi due persone in monopattino sono state multate per 1.000 euro. In un'intervista, il dimissionario capo dei vigili Bezzon aveva criticato l'assessora comunale ai Trasporti Maria Lapietra, per i ritardi nel regolamentare la sperimentazione dei monopattini.
"Caos monopattini si estende a governo, Mit non sa cosa fare" - "Anche il governo è nel caos più totale sulla sperimentazione del monopattino elettrico. Nessuno sa se le multe fatte dalla polizia municipale di Torino siano valide, quali sanzioni debbano essere emesse in caso di utilizzo irregolare del mezzo e quali siano le conseguenze in caso di incidente". Lo sottolinea la deputata Elena Maccanti, capogruppo della Lega nella Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, che ha presentato un question time al ministro dei Trasporti Paola De Micheli per chiarire quale sia la posizione del governo sull'incredibile pasticcio che si è verificato a Torino sulla sperimentazione del monopattino.
"La risposta che ha dato in commissione il sottosegretario Roberto Traversi, a nome del governo, è assurda e fa ben capire quanto il ministero non tenga minimamente in considerazione il problema - accusa Maccanti -. Ci è infatti stato detto che, dopo tutto quanto accaduto in queste settimane, gli uffici del ministero dei Trasporti e del ministero dell'Interno stanno ancora verificando in quale tipologia di veicoli debbano rientrare i monopattini elettrici. Non solo: il governo dice di voler attendere l'emanazione di una normativa europea prima di formulare una norma nazionale".
"In pratica, il governo non sa minimamente cosa fare, non ha alcuna idea su come si possa procedere né su come debbano essere considerate le multe già fatte. E se mai dovesse accadere un incidente, quali sarebbero le conseguenze per chi utilizza il monopattino e per i pedoni o gli altri veicoli coinvolti? Come Lega presenteremo presto emendamenti al Codice della Strada per sbloccare questa incredibile vicenda e dare delle risposte ai cittadini", aggiunge Maccanti.
"In tutto questo - conclude - non si può non ricordare come questo colossale pasticcio sia stato causato in primo luogo dall'incapacità della giunta 5 Stelle che guida la Città di Torino, del suo assessore Lapietra e del sindaco Appendino, ancora una volta completamente assente quando si tratta di prendere posizioni chiare. Appendino che per mesi si è disinteressata dello scontro interno alla sua maggioranza, preferendo ignorare il problema. A rimetterci è stato il comandante della polizia municipale Emiliano Bezzon, ma soprattutto, per l'ennesima volta, a rimetterci è la credibilità della Città e sono i torinesi, che sono stufi di essere presi in giro da chi gioca a fare l'amministratore".