il pestaggio a Inzago

Milano, professore di musica picchiato da studente 14enne per vendetta: "Lo avevo solo fatto uscire dall'aula"

Il minore con un amico ha raggiunto l'insegnante, che è anche un jazzista di fama, mentre saliva in auto. "Non dimenticherò la rabbia, la furia, la ferocia. Tutto per un rimprovero a scuola di settimane fa", racconta la vittima

09 Mar 2025 - 13:39

"Non dimenticherò la rabbia, la furia, la ferocia. Non riuscirò mai a darmi una spiegazione. Sono stato malissimo". Queste le prime parole di Sergio Orlandi, professore di musica alle medie di 60 anni e jazzista di fama, dopo il pestaggio che ha subito venerdì notte da parte di un suo alunno 14enne e un altro minore. Il docente, dopo un concerto, intorno a mezzanotte, stava salendo in auto a Inzago (Milano), quando è stato aggredito all'improvviso dai due ragazzi: pugni e colpi alla cieca soprattutto in faccia, che gli hanno procurato la frattura di naso e mandibola. "Tentavano di tirarmi giù dall'auto. Non so come sarebbe finita. Minuti di terrore, poi ho messo in moto, ingranato la retro e sono scappato fino al pronto soccorso", continua il racconto della vittima a Il Giorno.

Ma tanta violenza per cosa? "Per un rimprovero a scuola di settimane fa. L'avevo fatto uscire dall'aula perché disturbava la lezione, da qui le minacce e il chiarimento davanti al preside, ma non avevo sporto denuncia", continua il docente. Sembrava un caso chiuso, dunque. Eppure non era finita lì per lo studente. Il 14enne, ripetente, ha covato per settimane la sua vendetta contro il professore, fino all'aggressione a mezzanotte, in piazza, a Inzago.

Il docente ha riportato 20 giorni di prognosi, mentre per lo studente è stata sporta denuncia per lesioni alla Procura del Tribunale dei minorenni. Mentre continuano le indagini per identificare il secondo aggressore: al vaglio degli inquirenti le telecamere di videosorveglianza della piazza.

Solidarietà al professore dal suo istituto e dal sindaco di Inzago, che a Il Giorno, ha dichiarato: "Si è verificato un fatto gravissimo, e troppi altri ne sentiamo. Un mondo alla rovescia cui ci siamo quasi abituati. Occorre una riflessione".

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