Su tutte le province italiane, solo una risulta non ancora avere casi di contagio: è in Molise
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Si sentono come sotto assedio a Isernia, unica città italiana che non ha ancora riscontrato casi di positività al coronavirus. "Fin qui ci siamo salvati, ma contro il virus non possiamo alzare muri". Isernia e i 52 comuni a contorno, 83 mila abitanti in tutto, le dimensioni di un piccolo quartiere di Roma, rappresentano l'unica provincia italiana a non aver contato un caso positivo al "virus", in questo primo mese e mezzo d'epidemia. Sono circondati, lo sanno.
"Restiamo sereni", lo dice il sindaco d'Isernia, Giacomo D'Apollonio, 69 anni, commercialista. E ai suoi concittadini, nei video passati alle tv locali, chiede di restare calmi. "C'è preoccupazione", aggiunge a margine, quando stoppa la registrazione. Si è mosso come se fosse il sindaco di Lodi, D'Apollonio, ma solo perché ha capito che il "virus a corona" se vuoi batterlo devi precederlo: "Abbiamo attivato il Centro operativo comunale, come per i terremoti, portiamo la spesa a casa degli anziani, la lasciamo sullo zerbino. E controlliamo tutti quelli che rientrano dal Nord Italia, almeno chi si è autodenunciato. Noi contiamo 1500 studenti fuorisede, studiano alle università di Milano e Bologna. Quindici ragazzi sono in isolamento volontario. Abbiamo messo a bilancio anche la pulizia straordinaria delle maggiori strade cittadine e la sanificazione. Due mercati bisettimanali insediati nell'angusta area storica sono stati sospesi. Quando è guerra è guerra".