"Il rischio di attentati in Italia c'è, ma i dati che emergono dalle indagini non indicano nuovi motivi di preoccupazione". A dirlo, commentando l'allarme lanciato dalla Cia sull'Isis, è il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti. Al termine dell'audizione al Copasir, Roberti sottolinea la necessità di "un monitoraggio attento dei foreign fighters e dei soggetti a rischio. Serve, in particolare, monitorarli dopo la scarcerazione".