In Basilicata non tutti i cellulari sono stati raggiunti dall'allarme. Il 21 settembre tocca a Lazio, Veneto e Valle d'Aosta
Alle 12 in punto tutti i telefoni cellulari in Lombardia si sono messi a squillare con un particolare suono per avere ricevuto il messaggio test di It-alert. Si tratta del sistema di allarme pubblico della Protezione civile che, nei casi di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso, permette la diffusione di allarmi pubblici attraverso la trasmissione appunto di questi messaggi denominati 'It-alert'. La sperimentazione ha riguardato oltre alla Lombardia anche Molise e Basilicata. "Questo è un messaggio di test del sistema allarme pubblico italiano - è il contenuto del messaggio che i cittadini hanno ricevuto -. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza".
Alle 12 e 02 minuti, come detto, nell'ambito della sperimentazione di IT-alert, hanno suonato contemporaneamente i telefonini dei molisani. Nei luoghi pubblici molti cittadini si sono fermati per interagire con il sistema e chiudere il messaggio, passaggio necessario per testare il sistema e per fermare l'avviso sonoro. Poche le reazioni di sorpresa perché la maggior parte dei cittadini ha dichiarato di essere a conoscenza del test.
Il test è stato eseguito attorno alle 12 anche in Basilicata. "La sperimentazione del sistema It-alert è andata come speravamo", ha detto - in una dichiarazione diffusa dall'ufficio stampa della giunta lucana - il dirigente regionale della protezione civile, Giovanni Di Bello. "Non tutti i cellulari sono stati raggiunti dal messaggio di allerta nello stesso istante, ma questo - ha aggiunto - dipende da molti fattori tecnici e la fase legata al test serve proprio a correggere le anomalie per arrivare preparati al mese di febbraio 2024, quando il sistema di allarme pubblico diventerà operativo e aprirà una nuova frontiera in occasione di eventuali gravi emergenze imminenti o in corso". Per la protezione civile, "lo scopo principale era quello di far conoscere lo strumento ai lucani e di rendere identificabile e familiare il messaggio. Attraverso le sale operative della protezione civile, delle prefetture e delle forze dell'ordine, non abbiamo registrato situazioni di preoccupazione proprio perché, grazie alla campagna di comunicazione portata avanti nelle ultime settimane, tutte le categorie di cittadini sono state informate riguardo all'appuntamento programmato nella nostra Regione".
Giovedì 21 settembre, alle ore 12, il test arriverà nel Lazio, in Veneto e in Valle d'Aosta. Il 26 settembre sarà la volta di Abruzzo e Provincia Autonoma di Trento. Il 27 settembre i cellulari suoneranno in Liguria e il 13 ottobre nella Provincia Autonoma di Bolzano.