A "Pomeriggio Cinque" la testimonianza dell'uomo in attesa di essere rimpatriato assieme a decine di altri connazionali
Gli italiani bloccati a Wuhan vogliono tornare a casa ma non hanno idea di quando potranno farlo. “Il problema grosso è che noi non sappiamo assolutamente nulla, ieri pomeriggio doveva partire un volo militare per venirci a prendere, ma poi non abbiamo saputo più niente”, afferma in collegamento con “Pomeriggio Cinque” uno degli 80 connazionali bloccati nella città cinese, focolaio dell’epidemia di coronavirus.
L’uomo, originario di Modena, dice di non riuscire ad avere notizie né dall’Italia né dall’ambasciata italiana a Pechino. “Da una settimana ci rispondono solo ‘dobbiamo aspettare che le autorità locali ci diano i permessi'”.
“Siamo tutti in stanze diverse, le interazioni tra noi sono sconsigliate, ma non vietate, giriamo solo con la mascherina, ma nessuno mostra sintomi”, ha aggiunto riferendosi agli altri italiani in attesa di essere rimpatriati che si trovano con lui.
Nel frattempo in giornata è arrivato l'annuncio di Luigi Di Maio: lunedì 80 italiani rientreranno da Wuhan.