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Un gruppo di hacker ha attaccato l'Asl di L'Aquila, trafugando dati sensibili di pazienti e dipendenti. E adesso i pirati informatici minacciano di divulgare tale materiale se non verrà loro pagato un riscatto. Si tratta di informazioni mediche di pazienti con Hiv, di malati oncologici, di pazienti neonati, ma anche di dati personali di dipendenti e di notizie amministrative, oltre che di numeri sulla mortalità infantile. Il virus utilizzato ha bloccato e criptato in tutto 30 documenti, per 500 gigabyte, rendendoli inutilizzabili.