I Nas in un controllo al monastero di San Gregorio hanno trovato 111 litri di genziana, 48 di limoncello, 6 di liquore al caffè non in regola perché sprovvisti di etichetta. Ma la Rete non ci sta e spopola l'hashtag #savethegenziana
C'è chi lo chiama nettare degli dei o chi semplicemente elisir di lunga vita, ma di fatto il liquore di genziana per molti è una pozione quasi sacra. Così quando si è saputo che 111 litri di questa bevanda rischiano di finire nelle fogne il web si è mobilitato. La vicenda parte dal dicembre 2013. Nelle cantine delle suore del monastero di San Gregorio (L'Aquila)gli uomini del Nas hanno trovato, oltre alla genziana, 48 litri di limoncello, 8 litri di liquore al limone-arancio, 6 di liquore al caffè oltre a diversi chili di ortaggi e miele. Tutti i prodotti, in quanto sprovvisti di etichetta, sono stati sequestrati, con un provvedimento dell'allora sindaco Massimo Cialente. Ora il vicesindaco dell'Aquila, Nicola Trifuoggi, ha disposto la distruzione dei prodotti, ormai da mesi in un magazzino del deposito giudiziario. Ma la notizia non è stata presa bene dalla Rete: in queste ore spopola l'hashtag #savethegenziana per chiedere di evitare questo spreco, ma a quanto pare la situazione è seria. "Non si può fare altro - spiega il vicesindaco - l'autorità comunale non ha alternative. Sono intervenuti i Nas per un controllo nelle cucine della casa famiglia e hanno trovato alimenti non in regola, così li hanno sequestrati con denuncia amministrativa e penale". Intanto però il popolo del Web continua a sperare.