"La cocaina non può essere assunta solo con la cosiddetta sniffata. Se poi per errore l'ha ingerita è un'altra questione", ha detto l'avvocato del religioso
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Il vescovo di Sulmona-Valva, monsignor Michele Fusco, ha sospeso dall'esercizio del ministero
sacerdotale don Daniel Cardenas, il prete al quale è stata ritirata la patente dopo che, in seguito a un incidente sulla statale 17 a Pratola Peligna (L'Aquila), è risultato positivo alla cocaina. "Per tutelare la buona fama di don Daniel Arturo Cardenas, per verificare la fondatezza delle informazioni pubblicate sulla stampa e per il bene della Comunità parrocchiale di Rivisondoli e della Chiesa Diocesana, don Daniel è sospeso temporaneamente dal servizio del ministero sacerdotale dal 16 marzo 2024", ha fatto sapere mons. Fusco. Prima della notizia del provvedimento, il sacerdote si era difeso tramite il suo legale, Gerardo Marrocco, sostenendo di non aver mai assunto volontariamente la sostanza stupefacente ma di averla ingerita per errore.
Intanto, Cardenas è tornato nel paese di cui è parroco, Rivisondoli (L'Aquila), in occasione della celebrazione della Via Crucis. È ricomparso - con grande sorpresa dei fedeli - dopo che non si avevano più notizie di lui da qualche giorno.
"Il mio assistito ha rappresentato di non aver mai assunto volontariamente sostanze stupefacenti - ha detto ai giornalisti l'avvocato Gerardo Marrocco, che ha accompagnato il religioso durante la celebrazione della settimanale via crucis nelle strade di Rivisondoli -. La cocaina non può essere assunta solo con la cosiddetta sniffata. Se poi per errore l'ha ingerita è un'altra questione. Lo difenderò a spada tratta".
"No ai processi di piazza. Stiamo tornando nel medioevo", ha aggiunto l'avvocato Marrocco, che, al termine della funzione ha ribadito che, dopo l'incidente, i medici del pronto soccorso dell'ospedale di Sulmona hanno trovato il sacerdote lucido e vigile.
"Sono contento di essere tornato in questa comunità. È una gioia", ha dichiarato don Daniel durante la Via Crucis. "Devi chiedere scusa. Lo dico come cittadina e cristiana", gli ha invece detto arrabbiata una parrocchiana.
Il sindaco di Rivisondoli (L'Aquila), Giancarlo Iarussi, aveva chiesto al vescovo di Sulmona-Valva, Michele Fusco, di mandare in paese un altro sacerdote dopo l'episodio che ha visto coinvolto l'attuale parroco, don Daniel. "In paese serve una guida stabile e certa", aveva detto il primo cittadino del comune dell'Alto Sangro.