Insorgono le associazioni dei ciclisti: pedalare contromano è più sicuro e fa risparmiare tempo e chilometri
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Brutte notizie per i ciclisti italiani: pedalare contromano sarà proibito. Un emendamento presentato da Scelta Civica e accolto dalla Commissione trasporti della Camera ha cancellato la possibilità di introdurre nel codice della strada il "controsenso ciclabile", noto anche come "senso unico eccetto bici".
Anche se la norma aveva limitazioni (non riguardava tutte le strade, ma solo le aree dove il limite per le automobili è già di trenta chilometri orari, con una carreggiata larga più di quattro metri e sempre a discrezione del sindaco) non vedrà la luce e dovranno revocarla i comuni che la applicavano in via sperimentale. Tra questi, Reggio Emilia, Lodi, Pesaro, Lodi, Bolzano.
I ciclisti possono violare il contromano riservato alle auto in molti paesi europei: Germania, Francio, Belgio, Svizzera e i paesi scandinavi accordano loro questo potere.
Secondo le associazioni che riuniscono gli amanti delle due ruote, violare il senso unico è sicuro: permette infatti a chi pedala di vedere meglio le auto che sopraggiungono e di risparmiare tanta strada. Perché, obiettano le associazioni, fare dei percorsi più lunghi pensati per gli automobilisti, quando in sella si può risparmiare tempo e fiato preziosi?