Parla il dott. Graziano Barera, primario di neonatologia all'ospedale San Raffaele di Milano, dopo la vicenda del bimbo ricoverato a Firenze
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"Evitate diete bizzarre. Lasciate che sia il bambino a decidere quando diventerà più grande". Il primario di neonatologia e pediatra dell'ospedale San Raffaele di Milano, Graziano Barera, commenta così la vicenda dei genitori vegani e del figlio di un anno ricoverato a Firenze in condizioni di denutrizione. La procura ha aperto un'inchiesta rispetto a eventuali responsabilità da parte della coppia, intanto si discute sull'opportunità di una dieta vegana per neonati e bambini piccoli. "Sarebbe preferibile per la madre una dieta onnivora sia nel periodo della gravidanza sia nell'allattamento".
Secondo il pediatra, i genitori vegani vanno informati dei pericoli di una dieta priva di alcune importanti proprietà per i loro figli: "Il padre e la madre devono essere consapevoli che la loro scelta, se pur legittima, può influire sulla salute del piccolo. Devono richiedere l'aiuto di un medico specialista durante tutte le fasi della maternità". Dunque si può svezzare un bambino, anche di un anno, con la dieta vegana solo se "i genitori seguono i consigli di un nutrizionista o di un pediatra, capace di guidarli nella selezione degli alimenti e nelle indispensabili integrazioni di carattere farmacologico".
Il dott. Barera non nasconde la difficoltà di dialogo che spesso si crea tra i medici e i genitori vegani: "A volte c'è un rifiuto di base: si preferisce ascoltare i consigli di chi adotta una dieta di questo tipo, piuttosto che rivolgersi a uno specialista. Bisogna agganciare queste persone in piena fiducia e non con sospetto. Una maggiore collaborazione potrebbe avere dei benefici per tutti."
Non si può in ogni caso fare a meno dei pediatri: "Tutti i bambini devono, per legge, essere visitati da un medico, ma quei genitori che scelgono per i loro figli una dieta vegana devono stare più attenti: più controlli con maggiore frequenza".