La Giornata contro la violenza sulle donne "Solo nel 2013 in Italia 179 femminicidi"
© ufficio-stampa | Martina Colombari e Alessandro Costacurta
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Incontri, mostre, spettacoli, flash mob: sono tantissime le iniziative, da Milano a Siracusa, per dire "no" alla prevaricazione fisica e psicologica
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Più di un milione di donne in Italia finisce nella rete dei soprusi al maschile, che si ripetono più volte arrivando alla vergognosa cifra di 14 milioni di atti di violenza (dallo schiaffo allo stupro). Oltre 25 i casi al giorno di stalking, 179 femminicidi (una vittima ogni due giorni) solo nel 2013, e cioè il 14% in più rispetto ai 157 del 2012: numeri tristi che è bene ribadire soprattutto oggi, nella celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne istituita dalle Nazioni Unite nel 1999. Da allora il 25 novembre è un momento per prevenire e combattere un atteggiamento di prevaricazione, fisica e psicologica, ancora troppo diffuso.
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I numeri in Italia. Una vittima ogni due giorni, 179 solo nel 2013, e cioè il 14% in più rispetto alle 157 del 2012. Nella metà dei casi la donna muore strangolata o a causa delle percosse; una su tre viene uccisa dopo aver scelto di lasciare il proprio partner: ma in tutti i contesti c'è l'abuso maschile. Il rapporto della banca dati Eures segnala anche l'aumento dei "matricidi" spesso compiuti per "effetto del perdurare della crisi”. Comunque sia, sette femminicidi su dieci si consumano all'interno del contesto familiare, una costante nell'interno periodo tra il 2000 e il 2013 (70,5%). Oltre all'oltre un milione di donne che finisce nella rete dei soprusi al maschile, dallo schiaffo allo stalking.
I numeri in Europa. Sulla violenza alle donne sono stati presentati a Bruxelles i risultati della prima rilevazione statistica europea fatta in 28 paesi con numeri allarmanti. Il 33 % (62 milioni) ha subito violenza fisica e sessuale dall'età di 15 anni. Nel 22% dei casi si è trattato di violenza da parte del partner, assistita anche dai bambini (73%). L'8% l'ha subita nell'ultimo anno e solo un terzo ha contattato la polizia o ha chiesto aiuto ad altri servizi sul territorio, percentuale che scende ancora quando non si è trattato di violenza da parte del compagno o marito. La violenza psicologica è ancora più alta, raggiunge il 43% e comprende, violenza economica, impedimento alla libertà di movimento, controllo, minacce. Le donne che hanno subito una qualsiasi forma di violenza, sessuale o no, sono in Italia il 27%, in Spagna il 22%, in Danimarca il 52%, in Finlandia il 47%, in Svezia il 46%, in Olanda il 45%. Più elevata che in Italia anche la violenza in Francia (44%), in Germania (35%) e Gran Bretagna (44%). Sempre nei paesi del Nord europa le donne sono più esposte alle aggressioni nei luoghi di lavoro: 74-75% delle manager ha avuto esperienza di aggressione a sfondo sessuale nella loro vita.
Le percentuali nel mondo. Secondo uno studio del 2013 della World Health Organization, la violenza fisica o sessuale colpisce più di un terzo delle donne nel mondo (35%), e quella domestica, inflitta dal partner, è la forma più comune (30%). Il Paese dove le donne sono più a rischio è il Sud-est asiatico, dove più della metà (58,8%) degli omicidi avviene per mano di mariti, fidanzati o compagni. A seguire troviamo i Paesi ad elevato reddito (41,2%), tra questi vi è anche l'Italia, le Americhe (40,5%) e infine l'Africa (40,1%).
Le iniziative da Milano a Siracusa. Sono tante le manifestazioni per dire no alla violenza: incontri, mostre, spettacoli teatrali, flash mob. Qualche esempio: Roma celebra la giornata colorando di luce rossa Piazza del Popolo e proiettando sui palazzi parole legate al tema della violenza sulle donne. Alle 21 ai Musei Capitolini va in scena "Donne": personaggi importanti, tra cui Carla Fracci e Eleonora Abbagnato, leggono storie di donne vittime di violenza, intervallate dalle canzoni interpretate da Tosca. Anche Montecitorio rende omaggio alle vittime con una serie di letture ad opera di ministre e parlamentari, tratte dai monologhi teatrali di Serena Dandini raccolti in "Ferite a morte". A Milano all'Auditorium Ca' Granda si terrà uno spettacolo teatrale '"Ti amo alla follia-Stop violence", mentre a piazza San Babila saranno offerte clementine antiviolenza: un'idea del coordinamento donne Cgil, Cisl e Uil con 150 chili di mandarini regalati dalle imprenditrici di Confagricoltura Donna Calabria in ricordo di Fabiana Luzi uccisa dall'ex fidanzato in un agrumeto. In molte si recheranno poi al Muro delle bambole di via De Amicis, uno spazio nato il 21 giugno scorso come monito alla "sofferenza” femminile. A Torino spettacoli e proiezioni sono in programma al Piccolo Cinema di via Cavagnolo e al Cecchi Point; una mostra fotografica verrà allestita nella stazione della metropolitana di Porta Nuova, mentre su taxi e biciclette del servizio To-Bike comparirà la campagna "Non sei sola contro la violenza", per la diffusione del numero antiviolenza 1522. A Napoli una serie di progetti ed eventi sparsi per tutta la città chiamati "Tanaliberetutte"; e ancora flash mob a Padova, Pisa e Siracusa. A Campobasso, i negozi sono stati invitati dal Comune a esporre in vetrina scarpe rosse, simbolo del femminicidio, mentre un fiocco bianco sara' collocato nelle vetrine nei negozi del centro storico di Potenza e anche di Bolzano. E' in corso un tour per l'Italia di Rosaria Aprea, la cosiddetta Miss Coraggio, gravemente ferita dal suo partner, per sensibilizzare sulla prevenzione e sull'educazione fra i generi.Ma anche le associazioni scendono in campo: WeWorld di Intervita ha aperto una raccolta fondi "Le parole non bastano più" per dare un aiuto concreto alla donne che hanno subito violenza. Tra i testimonial Maria Grazia Cucinotta, Martina Colombari, Elisa Di Francisca. Tutti d'accordo, insomma, almeno per un giorno: oggi l'Italia si tinge di rosa.