E' il caso di Mattia, un 13enne di Varese che ha appena iniziato la terza media. La scelta è stata motivata con la necessità del riposo
"Mattia non ha fatto i compiti per le vacanze". Non si tratta di una dimenticanza o della classica marachella, ma della scelta consapevole di due genitori di Varese, che hanno deciso di concedere il massimo riposo al figlio 13enne, durante la pausa estiva. La scelta è stata motivata in una lunga lettera, che il padre, Marino Peiretti, ha postato su Facebook. Il messaggio è diventato virale ed è presto partita la discussione sull'opportunità di una simile presa di posizione.
"Non è una scelta distratta o superficiale: in questo modo Mattia arriva all'inizio del nuovo anno scolastico più fresco e riposato". Così il padre, che dichiara di aver sentito, assieme alla moglie Ilaria, numerosi docenti e psicologi prima di evitare i compiti al figlio.
Il ragazzo ha comunque ripassato le cose fatte durante l'anno, per non arrivare impreparato all'inizio dell'anno, aggiunge il genitore: "L'ho preso da parte e gli ho detto che, visti gli esami di terza media, deve darsi da fare, comportarsi bene e fare del suo meglio. Se poi gli esami non andassero bene, capita. L'importante è che lui prenda la scuola seriamente e con impegno".
Impegno e dedizione, dunque, ma niente compiti. Quelli sottraggono il tempo ad attività altrettanto educative. Almeno, questa è la posizione della famiglia di Mattia, che attraverso la penna del padre, precisa: "Voi avete nove mesi per insegnargli nozioni e cultura, io tre mesi per insegnargli a vivere". Il dibattito è aperto.