Sono chiamati alle urne 143.375 elettori e perché la provincia passi sotto Milano è necessario raggiungere il quorum. Si vota domenica 21 ottobre fino alle 23
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La Lombardia potrebbe diventare un po' più grande, più larga esattamente di 2.255 chilometri quadrati: quelli del territorio di Verbano-Cusio-Ossola. La provincia da quasi tre secoli appartiene al Piemonte, ma domenica 21 ottobre è chiamata alle urne per votare al referendum e decidere se passare alla Regione Lombardia. Le ragioni del voto sarebbero culturali - l'area è meglio collegata a Milano che a Torino -, ma soprattutto economiche: le condizioni fiscali lombarde sono migliori di quelle garantite dal Piemonte.
Il voto - “Volete che il territorio della Provincia del Verbano Cusio Ossola sia separato dalla Regione Piemonte per entrare a far parte integrante della Regione Lombardia?”, questo il quesito che gli elettori della provincia si troveranno sulla scheda del referendum. Si vota per tutta la giornata del 21 ottobre fino alle 23. Sono chiamati alle urne 143.375 elettori suddivisi in 225 sezioni elettorali. Perché VCO passi alla Lombardia bisognerà raggiungere il quorum del 50% più uno. E deve votare per il "Sì" la maggioranza degli elettori.
Il referendum - L’iniziativa è partita da una petizione organizzata dall’ex senatore Valter Zanetta e il consigliere provinciale Luigi Spadone. La raccolta delle firme è cominciata il 16 ottobre del 2017 ed è durata fino a febbraio di quest’anno. Sono state raccolte 5.228 firme a supporto che sono state validate dalla Cassazione che ha dato il via libera al referendum. Se vince il "Sì", il Consiglio dei ministri deve approvare un disegno di legge che deve ricevere il parere favorevole del Parlamento e delle due Regioni. La chiusura dell’iter è prevista entro aprile del 2019.
Le ragioni - Da un punto di vista storico se passasse il referendum per il territorio su cui si estende la provincia VCO sarebbe "un ritorno" sotto la Lomabardia. Verbano-Cusio-Ossola è finita sotto al Piemonte nel 1743, col Trattato di Worms, fino ad allora era parte del Ducato di Milano. Quanto alle rivendicazioni, la principale riguarda i canoni idrici: le Province di Sondrio e Belluno trattengono i 18 milioni di euro annui pagati dai produttori di energia idroelettrica, mentre nel Vco non succede altrettanto perché la Regione Piemonte non lo ha reso possibile. L’ammontare di addizionale Irpef, bollo auto e tributo per la tutela dell’ambiente sono più bassi in Lombardia che in Piemonte. In un territorio di frontalieri, si sottolinea poi il bonus benzina concesso dalla Lombardia e il minor costo del treni.