E' accaduto a Torino. Il ragazzo è ora ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Cto del capoluogo piemontese
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Dopo l'ennesima lite, la madre gli ha tolto la tastiera del computer dalle mani e lui, 19 anni, si è buttato dal quinto piano della sua abitazione. E' accaduto nel quartiere Mirafiori di Torino. Il ragazzo è ora ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Cto del capoluogo piemontese. Il 19enne viveva in simbiosi con il pc perché affetto da sindrome di hikikomori, che letteralmente significa isolarsi.
Secondo quanto riportato dal Corriere Torino, il 19enne non usciva di casa ormai da alcuni anni. Ha smesso di studiare da un po' e non ha mai circato lavoro. Vive con la madre in un alloggio popolare; il padre è andato via di casa da molto tempo, mentre la sorella, appena ha potuto, si è costruita una vita con il fidanzato. "Stava al computer dal mattino alla sera, e quando la madre gli diceva che doveva smettere, a volte le alzava le mani", ha raccontato una vicina al quotidiano. Quello di sabato 29 giugno è stato solo uno dei numerosi litigi tra i due.
Ora, il 19enne è ricoverato con prognosi riservata, ha politraumi multipli: faccia, cranio, vertebre. "Meno male che non l’ho visto cadere - ha dichiarato una vicina - Erano le 15.30 e ho sentito piangere una bambina. Ero a letto, non mi sono voluta alzare. Poi dopo un po’ il pianto non smetteva e ho pensato: ma chi è che non fa smettere sta bimba? Ho capito dopo che era la madre, quando l’ho vista rannicchiata, piccolina. Non riusciva a smettere. E meno male che non ho visto il volo, perché ho sentito il tonfo, fortissimo. Cinque minuti prima ero affacciata alla finestra. Aveva alzato le mani sulle madre già di mattina, sempre per il computer. E oggi pomeriggio di nuovo. Era sempre al pc, dal mattino alla sera. Infatti io non l’ho mai visto in vita via. La prima volta è stato oggi. Quando sono scesa giù e il corpo era per terra".
"Non stava bene la mamma, era depressa e aveva bisogno di cure, ma non penso che le avesse - ha spiegato un'altra vicina - È così come lei era il figlio. Io non lo so se a 19 anni si può morire così. Anche io ho un figlio di 23 anni e ci litigo sempre. Se ci penso mi viene da piangere".