La nuova didattica da Vercelli

La poesia spiegata su Facebook: così la prof conquista gli studenti

Anche "l'ermo colle" di Leopardi diventa familiare per i ragazzi dell'Ipsia Lombardi di Vercelli: la loro docente di italiano, Valentina Petri, ha aperto una pagina Facebook ad hoc con 36mila follower

09 Nov 2019 - 10:54
 © Facebook

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"Leopardi uno di noi" per gli allievi di Valentina Petri, docente di Lettere all'Ipsia Lombardi di Vercelli. Ma come ha fatto l'insegnante ad avvicinare due mondi così diversi separati da oltre due secoli di storia? Facile, con i mezzi di oggi: Facebook in primis. L'insegnante gestisce, infatti, una pagina social "Portami il Diario", che conta quasi 36mila follower. E, anche attraverso questo canale, "l'ermo colle" de "L'Infinito" diventa familiare, per i suoi alunni e non solo. "Quel posto là. Dove vado quando non voglio che nessuno mi rompa i co... vabbè. Ho la foto": è così che avviene con successo la connessione tra il recanatese Giacomo e lo studente piemontese, duecento anni dopo.

L'amore per la poesia ai tempi dello smartphone, è la celebrazione dell'impresa che ne fa La Stampa. La storia di questa professoressa del professionale di Vercelli che insegna Leopardi anche via social ha però superato le mura scolastiche ed è giunta alle orecchie del vicepresidente esecutivo del Fai Marco Magnifico, il quale ha condiviso l'esperienza didattica di trasmettere la passione per "L'infinito", nel Bicentenario della sua stesura, agli studenti di oggi, davanti al Presidente della Repubblica in un'occasione particolare: la riapertura al pubblico dell'Orto sul Colle dell'"Infinito" a Recanati.

Era, infatti, il 28 settembre scorso, quando il Fondo Ambiente Italiano ha aperto le porte al restaurato Orto-giardino dell'ex Convento di Santo Stefano, alla presenza di Mattarella e del ministro alla Cultura Dario Franceschini. Ad accompagnare la visita dei prestigiosi ospiti, Magnifico aveva utilizzato proprio la lettura del post che la prof aveva scritto ai suoi alunni, dal titolo “L’ermo colle 2.0 e i tre principi della termodidattica”.

"L'ermo colle 2.0 - scriveva l'insegnante - i ragazzi lo fotografano e se lo portano dietro, nascosto tra foto di beltà ignude e di autoscatti sguaiati in pose da duro.
Lo custodiscono con cura, come si fa con le cose belle ed è un privilegio quando decidono di regalartene un pezzetto, svelandone l'esistenza.
'Comunque, prof, 'sta poesia ci sta'".

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