L'azienda olandese ha realizzato una classifica delle metropoli in cui si perde più tempo in automobile
Il traffico a Roma fa perdere il 40% del tempo in più per raggiungere la propria meta. Questo è il verdetto di TomTom Traffic Index, la classifica della società olandese che, studiando i dati dei navigatori, misura il "congestion level", ovvero quanto tempo aggiuntivo si spende ogni giorno in auto. La Capitale è risultata la città più congestionata d'Italia strappando il primato che, nel 2017, apparteneva a Palermo.
Questione romana - La Capitale vanta altri due poco onorevoli record, ovvero le strade più trafficate d'Italia in città e fuori città: secondo i dati Anas, infatti, il Grande Raccordo Anulare raggiunge picchi di 165mila automobili circolanti su strada ogni giorno; per le strade urbane, invece, via Tiburtina è un vero e proprio incubo per gli automobilisti, in cui i tempi di percorrenza aumentano del 350% durante gli orari di punta. Per avere un giorno di quiete dal traffico romano bisogna aspettare il 19 agosto in cui, secondo TomTom, c'è il minor numero di auto in circolazione in città, con solo il 6% della rete urbana trafficata. Il 21 dicembre è invece il giorno da evitare: l'86% delle strade cittadine è in preda a una paralisi.
Male la Sicilia - La classifica vede 3 città siciliane fra le peggiori 10: Palermo e Messina, infatti, sono rispettivamente la seconda e terza città d'Italia in cui si perde più tempo nel traffico, con rispettivamente il 35 e il 32% di tempo in più ogni anno speso fra clacson, code e rallentamenti. Poco più sotto, in settima posizione, c'è Catania con una media di circa 15 minuti aggiuntivi persi per ogni viaggio in automobile. Si tratta di un risultato apparentemente in controtendenza con il primato detenuto dal capoluogo etneo, ovvero la strada più trafficata dell'intera Sicilia: si tratta della Tangenziale di Catania, in cui l'Anas ha rilevato un picco di 82mila veicoli in un giorno solo.
Grandi città in difficoltà - Genova è in quarta posizione sopra Napoli e Milano. Per la "Superba" il traffico ha subito un drastico peggioramento nell'ultimo anno, con chilometri di code in tutta la città a causa del drammatico crollo del Ponte Morandi, che ha dato un pesante colpo all'intera viabilità genovese. Napoli e Milano, invece, si trovano a pari merito in quinta e sesta posizione, con una media di 18-20 minuti persi nel traffico in più per ogni mezz'ora di viaggio. Una piccola nota positiva va al capoluogo campano, che è l'unica città a registrare un minimo miglioramento nella fluidità della circolazione: rispetto allo scorso anno, i napoletani impiegano l'1% del tempo in meno per viaggiare in città. Per entrambe le metropoli, gli automobilisti perdono più tempo sulle strade a scorrimento veloce: nelle ore di punta è impossibile percorrere la Tangenziale di Napoli nel tratto all'altezza dell'uscita di Corso Malta, così come a Milano lo snodo autostradale della A4 è un vero e proprio calvario per chi arriva dall'hinterland. Nei percorsi urbani, invece, Napoli vive un incubo automobilistico in riva al mare, fra Via Marina e Via Caracciolo, mentre Milano soffre fuori dal centro: Viale Lunigiana e Viale Porpora sono fra le strade più lunghe da percorrere.
"Piccole" città - Bari, Reggio Calabria e Bologna completano la classifica, piazzandosi rispettivamente all'ottavo, nono e decimo posto. Sono classificate da TomTom come "piccole città" e, nel traffico delle strade di Bari e Reggio, si aggiunge un buon 27% del tempo d'attesa in più rispetto a un percorso libero. Per Bari il giorno peggiore per circolare in città è in controtendenza rispetto al resto d'Italia, che di solito ha i giorni peggiori fra Pasqua e Natale: il 15 luglio il 51% delle strade baresi è occupata da auto in coda. Un disagio spiegato dalla vocazione turistica delle coste pugliesi che, nei mesi estivi, vedono l'approdo di tanti visitatori provenienti dalle altre regioni d'Italia. Bologna, invece, se la passa un po' meglio: i tragitti si allungano di "solo" il 25% del tempo necessario in più, mentre il problema traffico della città emiliana si concentra principalmente nell'anello stradale che circonda il centro città "protetto" dalle ztl.
Resto del mondo - L'Italia, rispetto al resto del mondo, non sfigura. Roma, maglia nera nostrana, compare come 31esima città più trafficata e 12esima peggiore d'Europa, seguita da Palermo al 48° posto globale e Messina al 75°. Chiudono la top-100 Genova e Napoli, rispettivamente al 94° e 97° posto. Milano è appena fuori dalla classifica, con un 103° posto. Le altre città italiane, invece, si perdono nei numeri della medio-bassa classifica.
Le peggiori - Mumbai, in India, è il posto in cui è più sconsigliabile prendere l'automobile, essendo la città col traffico più fitto del mondo. Il 65% delle strade è congestionato ogni giorno e addirittura il 21 agosto 2018 la città è stata così piena di automobili da raggiungere il 111% della capienza massima delle strade dell'intero territorio urbano. Poco meglio Bogotà in Colombia, seguita da Lima in Peru e Nuova Delhi in India. Mosca è la quinta città più trafficata del pianeta e, il 24 dicembre, le strade sono in media così cariche di auto da aumentare del triplo i tempi di viaggio su mezzi privati. Appena una settimana dopo, il 1 gennaio, l'intera città vive invece il suo giorno meno trafficato in assoluto. La prima città europea a comparire in questa classifica è Bucarest in Romania, che si piazza all'11esima posizione.