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La nave San Marco della Marina è a Lampedusa. A piccoli gruppi, i migranti - già pre-identificati e sottoposti al tampone rapido per la diagnosi del Covid - saranno trasferiti dalle forze dell'ordine a Cala Pisana
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La nave San Marco della marina militare è attraccata a Cala Pisana, a Lampedusa. Imbarcherà, durante la giornata, 600 dei 1.850 migranti ospiti dell'hotspot di contrada Imbriacola. A piccoli gruppi, i migranti - già pre-identificati e sottoposti al tampone rapido per la diagnosi del Covid - verranno trasferiti dalla polizia a Cala Pisana. Nella struttura di primissima accoglienza, se non vi saranno approdi durante la giornata, dovrebbero rimanere 1.250 persone, a fronte di 350 posti disponibili. I trasferimenti dovrebbero continuare, con le motovedette della Guardia di finanza e della Guardia costiera, anche nella giornata di domani, per alleggerire in maniera consistente le presenze e consentire che sia l'interno che l'esterno dei padiglioni vengano ripuliti e sanificati.
Fino a stamani c'erano sacchi della spazzatura, traboccanti di resti di generi alimentari, cartacce e bottiglie di plastica; vestiti gettati alla rinfusa e una distesa infinita di bottiglie di plastica lungo i corridoi che portano ai bagni dove è ancora impossibile entrare a causa dei bisogni fisiologici e dell'odore nauseabondo. Nel tardo pomeriggio di ieri, è arrivato ed ha fatto un sopralluogo il direttore centrale dei Servizi civili per l'immigrazione e l'asilo, il prefetto Michela Lattarulo del dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, la "San Marco" della Marina sta imbarcando l'ultimo gruppetto di migranti ospiti dell'hotspot e poi prenderà il largo per Porto Empedocle dove arriverà domattina. I 600 migranti verranno dislocati fra la Sicilia e il resto della penisola, mentre la nave della Marina tornerà a Lampedusa per caricare altri 600 ospiti della struttura d'accoglienza. Domani sera dovrebbe inoltre partire un grosso pattugliatore della Guardia di finanza che imbarcherà altre 120 o 150 persone.
Il prefetto di Agrigento - A fare il punto della situazione, dopo aver fatto un sopralluogo all'hotspot di Lampedusa e dopo un incontro con tutti gli enti (coop che si occupa della gestione della struttura, Comune e le forze dell'ordine coinvolte), è il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa. "Se non lunedì, al massimo martedì, completeremo i trasferimenti. Lavoriamo alacremente e continueremo a farlo - spiega - . È stata fatta già ieri, d'intesa con il Comune, una raccolta straordinaria di rifiuti presenti all'hotspot e naturalmente verrà ripulito ulteriormente". Fra le difficoltà che si sono registrate e che hanno anche rallentato le procedure di pre-identificazione degli ospiti, anche la mancanza di mediatori. Si parla di contratti ed incarichi scaduti. "Oggi ci sono stati degli innesti significativi grazie a Frontex e Unhcr. Stiamo cercando di rimettere in piedi un meccanismo - garantisce Cocciufa - che ha avuto dei momenti di difficoltà, da parte nostra l'attenzione è assoluta". Le condizioni meteo dovrebbero infatti tornare ottimali, e di fatto facilitare nuove traversate, già nella serata di domani, se non lunedì. Per 15 giorni, poi, il mare sarà calmo.