La "pena" concordata con la vittima degli attacchi online, la consigliera provinciale di Bolzano Jasmin Ladurner. L'uomo si era scusato e giustificato: "E' stato un equivoco"
Offrirà un mese di lavoro socialmente utile in un maso di montagna in Alto Adige l'hater che, su un sito internet, aveva postato un commento sessista nei confronti della consigliera provinciale della Sudtiroler Volkspartei, Jasmin Ladurner, 25 anni, a margine di un'intervista sull'aeroporto di Bolzano. La "pena" è stata concordata con la stessa consigliera che l'aveva denunciato ai carabinieri. L'uomo si era scusato e giustificato: "E' stato un equivoco".
Tutto era nato da un'intervista online a Ladurner sull'aeroporto: "Questo signore, in forma anonima, ha commentato l'articolo con espressioni sessiste che nulla avevano a che vedere, tra l'altro, con l'argomento", spiega la consigliera.
La decisione di denunciare il fatto è stata immediata. "Le critiche vanno bene, ma vanno espresse con un minimo di rispetto", dice Ladurner che si è rivolta ai carabinieri anche per "essere un esempio per le donne, che non devono accettare sempre tutto".
Identificato dai carabinieri, l'uomo ha chiesto di parlare a tu per tu con la consigliera provinciale. L'incontro è avvenuto in caserma: qui l'hater smascherato si è scusato. Nel dialogo che è seguito ha preso forma l'accordo sul mese di lavoro volontario in un maso di montagna quale forma di riparazione.
"Ho ritirato la denuncia, perché non volevo danneggiare economicamente quella persona, ma allo stesso tempo volevo che lui facesse qualcosa di concreto per farsi perdonare", racconta ancora Ladurner. Attraverso un'associazione che si occupa di lavoro volontario, è stato individuato il maso presso il quale l'uomo comincerà a lavorare fra un paio di settimane.
La scelta di denunciare e andare fino in fondo contro l'hater ora pentito è stata molto apprezzata: "Ho ricevuto commenti positivi non solo da donne, ma anche da tanti uomini", riferisce la consigliera che continuerà ad usare i social nonostante i rischi.
"Internet offre tante opportunità, ma nasconde anche pericolo - osserva Ladurner. - Bisognerebbe imparare a scuola come usare questi strumenti. E sarebbe importante anche che fosse impedito l'anonimato così da frenare, forse, certi comportamenti".