"Nei disoccupati c'è Cristo che soffre"
© ansa
"Il grido dei precari è realmente la periferia che, più di tutte, domanda luce, che ci chiede premura, la stessa premura di San Giuseppe nella bottega di Nazareth. Perché nei tanti disoccupati c'è realmente il Cristo che soffre". E' il messaggio diffuso dalla Cei in occasione della celebrazione del Primo maggio. "Senza lavoro - riprendono i vescovi - non c'è famiglia né dignità umana".